Una nuova conferma di quanto sia dannosa l’omofobia interiorizzata, nel nuovo libro “Still Straight: Sexual Flexibility Among White Men in Rural America” del professore dell’UBC Tony Silva. Il professore di sociologia Silva ha preso in considerazione 60 uomini eterosessuali statunitensi, che hanno confermato di far sesso anche con altri uomini.
Professandosi etero e attratti dalle donne, secondo il professor Silva il campione si dichiara eterosessuale solo perché lo impone la società, eliminando quindi anche la possibilità di essere bisessuali. Si torna quindi a parlare di mascolinità tossica.
Tradimento o no? Le “scuse” degli uomini
Nello studio, i 60 uomini intervistati hanno spiegato che secondo loro il sesso con un uomo non è tradimento nei confronti della moglie, mentre altri hanno spiegato che una relazione extraconiugale con una seconda donna sarebbe troppo complessa da portare avanti, mentre con un uomo è un momento puramente fisico, senza affezioni. Altri ancora hanno invece parlato di curiosità nello stare a contatto (intimo) con un altro uomo.
Il sesso fuori dal matrimonio, sempre secondo lo studio, per alcuni è dato dalla mancanza di rapporti con la propria partner. Il sesso con altri uomini renderebbe quindi più movimentata la propria vita sessuale.
Ma non solo:
Altri uomini hanno scelto di fare sesso con uomini per motivi legati alla mascolinità. Ad alcuni uomini piaceva ricevere sesso anale da altri uomini perché questo atto permetteva loro di provare piacere, ma senza la pressione che sentivano quando facevano sesso con donne.
Con gli uomini, secondo Silva, durante il sesso anale non dovevano avere nessun controllo.
Ad esempio, diversi uomini hanno spiegato che si sentivano come ci si aspettava che avessero il controllo quando facevano sesso con le donne, ma non con gli uomini.
Paura nel dichiararsi bisex?
Il professore ha poi spiegato perché questi uomini si identificavano solo come eterosessuali.
La maggior parte degli uomini si sono identificati come eterosessuali perché sentivano che questa identità rifletteva al meglio le loro relazioni sentimentali con le donne, oltre alla loro integrazione all’interno della comunità (composte principalmente da persone eterosessuali), o il modo in cui hanno compreso la loro mascolinità.
Tra società etero-normativa e mascolinità
Insomma, il frutto della società etero-normativa, ancora una volta. Questo è confermato anche dalla convinzione che l’uomo etero faccia parte della classe dominante, e la società si sarebbe aspettata questo da loro: mascolinità a tutti i costi. Anche tossica.
Silva continua:
La sessualità è multidimensionale e le attrazioni, i comportamenti e le identità non sempre si allineano, quindi quando un uomo etero identificato fa sesso con un altro uomo, si considera etero nonostante il sesso con gli uomini.
Ciò significa che questi uomini etero non sono in conflitto con la loro identità, ma la loro voglia sessuale non si limita solo alle donne. A questo punto interviene la loro omofobia interiorizzata, che li spingerebbe a mantenere il segreto.
Foto creata da freepik
Come etero trovo poco comprensibile la posizione di queste persone, ma anche di chi la giudica. Magari sono semplicemente ”aperti oltre ogni limite” e seguono il detto ”ogni buco è trincea” (pure il loro….). Forse e’ giusto che si definisca omosessuale chi ha anche la capacità di provare sentimenti per una persona del suo stesso sesso, non semplicemente chi riesce ad avere rapporti fisici con una persone del suo stesso sesso