L’aggressione omofoba e razzista di Foggia ai danni di un ragazzo colombiano e una ragazza, picchiati solo per aver difeso un ragazzo gay vittima di omofobia, ha riacceso i riflettori sul DDL Zan, atteso in Senato al rientro dalle vacanze estive.
Vladimir Luxuria, foggiana, si è detta rattristata per quanto avvenuto nella sua città. “Si parla di Foggia per criminalità organizzata, l’assalto ad un furgone blindato, una bomba davanti un’attività. In questo casi è successo un cocktail tra omofobia, misoginia e xenofobia“. Vladimir ha raccontato quanto accaduto in pieno centro, con il branco che si è accanito prima su un ragazzo omosessuale e a seguire su chi ha osato difendere quest’ultimo, stupendo gli stessi aggressori: “Non avrebbero mai immaginato che qualcuno potesse intervenire, perché sono stati abituati da una cultura di impunibilità. Si può insultare, aggredire, senza sentirsi puniti per questo. Sono tutti quelli che pensano che non c’è bisogno del DDL Zan, che le persone possono continuare ad insultare, incitare alla violenza o commettere atti di violenza“.
Carlos e l’amica foggiana Emanuela, intervenuti in difesa del giovane, sono entrambi finiti in ospedale. Lui dovrà andare sotto i ferri causa setto nasale rotto, mentre lei verrà a breve dimessa. Massacrato di botte Carlos, picchiata Emanuela. “Capite cosa succede in Italia, nel 2021?“, si è amaramente domandata Vladimir, che non vede l’ora di conoscere entrambi. “Perché io amo quelle persone che non si girano dall’altra parte dinanzi alla violenza”. “Loro devono essere un esempio, non vorrei che la gente pensasse che se dovessero intervenire prenderebbero le botte. No, potete lenire le ferite di questi ragazzi facendo esattamente come loro. Perché questa massa di bastardi, che hanno tante frustrazioni dentro e che pensano di risolverle picchiando e insultando le persone che ritengono diverse, devono capire che i veri eroi sono Carlos ed Emanuela. Gli altri, i ragazzi che hanno picchiato, questi vigliacchi, sono monnezza, neanche riciclabile“.
Parole nette che hanno calamitato like e commenti. Tra i tanti spicca quello di Sandra Milo, che si è detta “attonita” perché “nessuno è intervenuto ad aiutare questa coraggiosa coppia che ha preso le difese di un ragazzo che veniva pesantemente insultato. Ce ne vorrebbero tante di persone come questi due bravi ragazzi che sono l’esempio lampante di come i diritti civili riguardano ognuno di noi. E il Senato latita quando avrebbe potuto approvare un disegno di legge che, per un motivo o per un altro, tarda a essere applicato“.
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