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Omicidio Maria Paola, Zan: “Ecco come in Italia si muore di omotransfobia, una legge subito”

Uccisa dal fratello perché amava un uomo transgender. L’omicidio di Maria Paola scuote la politica italiana. Il DDL Zan va immediatamente approvato.

Omicidio Maria Paola, Zan: "Ecco come in Italia si muore di omotransfobia, una legge subito" - Zan sullomicidio di Caivano - Gay.it
2 min. di lettura

Ha speronato e ucciso sua sorella in scooter insieme al compagno trans perché “volevo darle una lezione: era infetta”. Hanno scioccato e stanno scioccando l’Italia le parole del 25enne che a Caivano, vicino Napoli, ha ammazzato la 22enne Maria Paola, sua sorella, solo e soltanto perché amava Ciro, ragazzo transessuale. La famiglia della ragazza non aveva accettato la sua realazione. Devastante l’impatto con lo scooter, speronato dall’auto del fratello. Maria Paola Gaglione è morta sul colpo, mentre Ciro, ora in ospedale, è stato persino picchiato. Durissimo il commento sull’intera vicenda di Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia e la misoginia.

Sono sconvolto per quanto accaduto questa notte a Caivano. Non ci sono parole per descrivere l’orrore di questo omicidio. Questo è il risultato dell’arretratezza culturale e della mancanza di norme contro odio e violenze a sfondo omotransfobico. Il nostro Paese non può più stare fermo ad attendere l’ennesimo caso, l’ennesima discriminazione, l’ennesimo omicidio. Dobbiamo approvare la legge contro l’omotransfobia e la misoginia e dobbiamo farlo subito: dall’estensione della legge Reale-Mancino a questa fattispecie di reato, fino all’istituzione di centri antidiscriminazione e di case rifugio per dare riparo e sostegno alle vittime. Il Parlamento deve assumersi le proprie responsabilità e deve dare al Paese una norma efficace perché questo ritardo continua a mietere vittime. Questa notte ha vinto l’odio, nel peggiore dei modi. Dobbiamo fermare questa spirale di violenza: ogni singolo nuovo caso di omotransfobia e misoginia sarà un ulteriore insulto alla memoria di questa ragazza e di tutte le altre vittime. A chi, ancora, dice che questa legge non serve dico di guardare questa fotografia: due giovani che si amavano e che sarebbero potuti essere felici. Invece ha vinto l’odio, nel peggiore dei modi. Fermiamolo.

La legge  contro l’omotransfobia e la misoginia tornerà alla Camera nel mese di ottobre, con tanto di due pregiudiziali di costituzionalità a voto segreto richieste da Lega e Fratelli d’Italia. Ma qui non c’è più tempo da perdere. 

 

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One thought on “Omicidio Maria Paola, Zan: “Ecco come in Italia si muore di omotransfobia, una legge subito”

  1. Il voto segreto è un problema, quindi:
    1) le associazioni lgbt e aggiungo
    2) tutte le associazioni non lgbt cmq a favore del ddl Zan, perchè coinvolgere gli etero nella lotta contro l’omotransfobia è una cosa che in questo paese si fa troppo poco, addirittura ci sono gay che pensano di avere il diritto al monopolio di questa lotta
    3) firme personali, che so di persone del mondo dello spettacolo e dello sport, così facciamo pure un pò di chiarezza su chi sono le madrine e i padrini della comunità lgbt
    dovrebbero tutti insieme firmare una lettera pubblica con cui chiedono a Conte di porre la questione di fiducia sul ddl Zan. A norma di legge, art.2 comma 2 della legge 400 del 1988, solo il capo del governo o un suo delegato può presentare al consiglio dei ministri la proposta di porre la questione di fiducia e poi porre la questione alle camere. Proporre la questione di fiducia è l’unico modo per avere voto palese e superare i malumori della maggioranza, inoltre possiamo avere i nomi di colori che hanno dovessero votare contro, essendo il voto palese in caso di fiducia. Io ho il sospetto che se le associazioni lgbt enon, con la firma di persone famose in aggiunta, facessero una cosa del genere, l’unica efficace, ogni altra iniziativa è aria fritta, Conte farebbe quello che fa sempre, frasi di circostanza, ma alla fine dirà che si impegnerà e bla bla bla per fare approvare la legge ma che non vuole porre la questione di fiducia, ovviamente non dirà che è perchè non vuole rischiare la poltrona ma perchè lui non vuole forzare la coscienza dei parlamentari ed altre falsità retoriche. Io preferisco un’amara verità che una dolce menzogna. Vediamo in questo parlamento ed in questo governo chi è pro e chi è contro il ddl Zan! Questo episodio, lo dico con cinismo, è il momento per porre Conte dinanzi alla sua responsabilità di capo del governo sul tema dell’omotransfobia. Sull’opposizione non c’è da confidare, questo è arcinoto, loro i voti li prendono propagandando omofobia. Renzi pose la questione di fiducia senza bisogno di essere spinto da noi, Conte magari ha bisogno di una spinta che gli dia un pò di coraggio? Diamogliela questa spinta e vediamo se il coraggio di porre la fiducia sul ddl Zan gli viene.

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