Due mesi fa “Gianni Versace, l’imperatore dei sogni” di Mimmo Calopresti venne prima invitato e poi rifiutato dalla Festa del Cinema di Roma. Santo Versace, fratello di Gianni che aveva inizialmente condiviso le scelte produttive, avrebbe deciso di non aderire più al progetto comunicando la sua contrarietà alla proiezione del film. “Credo che Santo, molto amico di Paola Malanga (direttrice della Festa del Cinema di Roma), le abbia semplicemente detto “non voglio partecipare” e lei, che è appunto sua amica, lo abbia accontentato”, ha candidamente spiegato lo stesso Calopresti, accolto ora al Torino Film Festival nella sezione non competitiva “Ritratti e paesaggi”.
Un docufilm, quello realizzato dal regista di La seconda volta, che ripercorre la storia di Versace, quando un giovane Gianni parte per Milano portandosi dietro il fratello Santo e la sorella Donatella, che rimarranno per sempre al suo fianco. Anni, quelli a Reggio Calabria, passati a curiosare la madre sarta e lo studio dei classici, passata a sfuggire al giudizio dei compaesani sulla sua sessualità mai nascosta e vissuta con molta fierezza, a perdersi nelle vestigia dell’antica Grecia nella ricerca di un’identità antica. Fino alla la fuga per Milano, che fa sbocciare la propria genialità. Saranno amici e parenti a ricostruire quel mondo e la vita di quella famiglia. Il racconto continua a Milano con l’ascesa del marchio Versace dagli anni ‘70, con sconfinamenti nel teatro, musica, cinema e televisione, ambiti in cui Versace ha lavorato. Attraverso immagini di repertorio e di pura finzione, Calopresti racconta anche l’America dei grandi fotografi con cui Gianni, precorrendo i tempi, ha collaborato, cambiando per sempre il rapporto tra fotografia e moda, senza dimenticare Carla Bruni, la principessa Diana, Madonna e Charlize Theron, Elton John, Sting, Prince e tutto quel mondo hollywoodiano che ha vestito Versace.
Scritto da Calopresti con Monica Zapelli, il film vede la partecipazione dello stesso Gianni da bambino e da giovane, di Leonardo Maltese, Francesca Versace, Vera Dragone, Santo Versace, Antonio Oppedisano, Donatella Versace, Clio Calopresti, Eugenio Caracciolo.
Gianni Versace, l’imperatore dei sogni di Mimmo Calopresti
“Il film non è un documentario sulla moda“, ha precisato Calopresti. “E non è l’agiografia acritica (quella che oggi si chiama elegantemente biopic) di chi, venuto dal niente, ha costruito un impero. Versace non è l’emigrante di successo che con rabbia rosicchia un posto a tavola tra i vip. No, il nome Versace è stato un punto di svolta nel costume e nel modo di pensare del secolo scorso che ha saputo sopravvivere al suo fondatore e affermarsi in modo unico anche nel primo ventennio del nuovo millennio. Versace ha rivoluzionato il maschio, facendolo uscire da convenzioni e stereotipi ormai sedimentati nell’immaginario collettivo: gli ha tolto la cravatta, lo ha ricoperto di metalli e materiali bizzarri, lo ha fatto giocare con il suo lato femmineo e al tempo stesso gli ha dato un’aura da guerriero. Fragilità e mascolinità, personalità e fluidità, neoclassico e futuro immaginifico”.
Il docufilm dovrebbe uscire al cinema a inizio 2024 con Minerva Pictures, a meno che gli screzi con Santo Versace non dovessero rientrare. “Stiamo cercando un accordo produttivo con i Versace, sarà difficile, ma credo arriverà“, ha precisato Calopresti all’Ansa. “Loro sono dentro la produzione con la Minerva Pictures e ci vuole un chiarimento per poter uscire in sala. Poi ci sono di mezzo anche i diritti per venderlo all’estero“.
Gianni Versace fu assassinato il 15 luglio 1997 dinanzi alla sua abitazione di Miami Beach, la Casa Casuarina, in circostanze mai del tutto chiarite, per mano di Andrew Cunanan. Quell’omicidio è diventata acclamata miniserie grazie a Ryan Murphy, con Darren Criss, Édgar Ramírez, Ricky Martin e Penelope Cruz protagonisti. Donatella, recentemente premiata da Marco Mengoni per il suo sostegno ai diritti LGBTQIA+, non ha mai dimenticato l’amatissimo fratello, così come il suo coming out quando lei aveva appena 11 anni. Nel 2022 è morto Antonio d’Amico, storico compagno di Gianni.
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