37 anni ex ministro della salute, Humza Yousaf è stato scelto come nuovo leader del partito indipendentista dopo le dimissioni di Nicola Sturgeon e oggi sarà formalmente eletto dal parlamento come primo premier scozzese musulmano della storia della nazione e dei governi britannici. Yousaf ha sconfitto i rivali più conservatori Kate Forbes e Ash Regan, facendo sua una tumultuosa corsa elettorale che ha messo in luce profonde divisioni nel Partito Nazionale Scozzese.
A celebrare la sua elezione anche la comunità LGTQIA+ di Scozia, perché Yousaf ha condotto una campagna a sostegno dei diritti LGBTQ. John Nicolson, deputato dell’SNP, ha sottolineato come Humza sappia perfettamente che i giovani amano la visione di “una Scozia indipendente liberale, ed egualitaria”. “La sua campagna ha promesso un’agenda progressista di tassazione equa, difesa dei diritti LGBT+ dall’attacco di Westminster e sostegno ai vulnerabili in patria e all’estero“.
Yousaf ha rinnovato la promessa di voler sfidare il governo del Regno Unito in difesa della tanto contestata legge scozzese sull’autodeterminazione di genere (GRR), per la prima volta nella storia britannica ‘bloccata’ dal parlamento inglese. Jayne Ozanne, direttrice della Ozanne Foundation e attivista per i diritti LGBTQ+, si è definita “sollevata” dinanzi alla vittoria di Yousaf. “Un grande giorno per gli scozzesi, in particolare per gli scozzesi LGBT+!”, ha cinguettato. “Congratulazioni a Humza Yousaf!!”.
D’altronde in corsa per la leadership c’era anche Kate Forbes, cristiana devota e praticante che ha trascorso l’intera campagna elettorale ad inviare messaggi omotransfobici, dicendosi contraria al matrimonio egualitaria e definendo una “scelta” le terapie di conversione. Non contenta, ha detto che una donna trans non sarebbe altro che un “maschio biologico che si identifica come donna”. Un incubo eventuale, la sua elezione, fortunatamente scongiurato.
Humza Yousaf ha invece promesso di lottare per i diritti LGBTQ+.
“Se sarò eletto… puoi essere assolutamente sicuro che avrai un leader che non solo proteggerà i tuoi diritti, non si limiterà a difendere i tuoi diritti, ma li promuoverà assolutamente in una Scozia progressivamente e socialmente giusta“, disse poche settimane fa a PinkNews. “Spero che prima o poi la Scozia possa diventare una nazione indipendente. Ma anche entro i confini della devoluzione, proteggerò quei diritti nel miglior modo possibile“.
Yousaf, sposato con due figli, figlio di immigrati da Pakistan (padre) e Kenya (madre), ha annunciato che vieterà le terapie di conversione, nel caso in cui il governo di Londra dovesse continuare a tardare in tal senso. Pur essendo musulmano praticante, Humza ha ribadito di voler sostenere i diritti LGBTQIA+ perché “la mia religione non ha nulla a che fare con la politica“.
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