Scene di pura follia nel quartiere tra Via Sardegna e Viale delle Autonomie, a Caltagirone, in Sicilia. Sul posto sono giunti Carabinieri e Polizia per una violenta rissa che si è scatenata tra due gruppi, per un totale di sei persone, secondo quanto riportato da LiveSicilia.
Vittima principale della rissa, una ragazza lesbica, Alda. Secondo la ricostruzione degli inquirenti accorsi per fermare lo scontro, la ragazza sarebbe stata oggetto di insulti verso di lei e verso il padre. Le offese ricevute nei suoi confronti erano per il suo orientamento sessuale. Alda è lesbica. Ne va orgogliosa, vive la sua vita a testa alta. Ma da settimane è vittima di insulti pesanti, da parte di alcuni ragazzi residenti nel quartiere. Una zona non facile questa di Caltagirone, dove si ritrovano alcuni nomi già noti alle Forze dell’Ordine.
Ma rispetto alle altre volte, Alda forse ha reagito. Oppure è stato qualcuno dell’altro gruppo. I tanti testimoni che erano presenti non sanno dire chi ha cominciato per primo, quel che è certo è che in pochi minuti lo scontro si è fatto pesante, con schiaffi e pugni, fino a coinvolgere un’auto, che si è ritrovata con il lunotto distrutto. All’arrivo della Polizia e dei Carabinieri, però, solo tre persone erano rimaste in zona, tra cui Alda. Tutti gli altri era scappati, per paura delle sirene delle volanti.
La ricostruzione confusa dell’aggressione omofoba a Caltagirone
C’è solo una parola per definire quanto successo: omofobia. L’ennesima aggressione omofoba in Italia, l’ennesima nel giro di poco più di una settimana. Insulti, discriminazioni, violenza. Alda è stata attaccata per il suo orientamento sessuale, come successo a Pescara e a Vernazza (La Spezia). A Torino, invece, a una famiglia arcobaleno non è stato concesso lo sconto famiglia all’acquapark, perché formata da due papà.
Ma i testimoni e gli agenti hanno visto la disperazione. Una ragazza esausta. Hanno visto settimane di offese sfociare in violenza. A fatica, gli amici e alcune persone accorse sul posto sono riusciti a tranquillizzare Alda, che continuava a gridare che lei è orgogliosa di essere una ragazza lesbica. Ma è l’omofobia italiana.