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Aggressione omofoba a Cesenatico, identificati due aggressori del branco

La vittima ha ora paura a uscire di casa, fare la spesa, stare con il suo ragazzo. Ecco le sue dichiarazioni.

Aggressione omofoba a Cesenatico, identificati due aggressori del branco - cesenatico - Gay.it
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Durante la conferenza stampa organizzata da Arcigay Rimini, Diego (nome di fantasia) ha raccontato quanto successo quella sera alla discoteca Nrg di Cesenatico, dove si stava svolgendo una festa gay-friendly. Era il giorno del suo compleanno. 

La dichiarazione di Diego dopo l’aggressione a Cesenatico

Tanta paura. Questo quello che prova Diego, che dopo l’aggressione è stato operato al setto nasale. Venerdì si è mostrato ai presenti, ma per la sua sicurezza non ha voluto che venisse ripreso o fotografato. In seguito a quanto successo, ha paura a uscire di casa. I ragazzi che componevano il branco sono ancora a piede libero, non è al sicuro.

Il motivo è molto semplice: ho paura di nuovi agguati da parte di chi mi ha picchiato, di ritorsioni. I ragazzi che mi hanno aggredito, da quanto ne so, vivono tra Bellaria e Cesenatico. Sono zone che frequento. Sono terrorizzato che possano riconoscermi.

I suoi genitori sono preoccupati per lui, poiché residenti in un’altra regione.

I miei genitori, che abitano nel Lazio, temono per me. E anch’io ho paura, ma non voglio darla vinta a queste persone.

La sua vita, i suoi movimenti, dopo quella notte sono cambiati:

Non lo nascondo, ho paura. Ho paura a tenere il mio ragazzo per mano al cinema, ad andare a comprare nel solito supermercato perché temo che quei ragazzi mi riconoscano. Il mio fidanzato è più giovane di me e l’ho sempre aiutato a non vergognarsi della sua omosessualità, ma adesso sono io che cerco di nascondermi per timore di diventare un bersaglio. Sto modificando le mi abitudini e i posti che frequento. La mia famiglia teme per la mia incolumità, sta vivendo giorni di grande ansia. E’ terribile essere picchiati e insultati perché si è se stessi.

Come riporta il Resto del Carlino, Diego si trovava con amici al locale per un evento LGBT organizzato dal Tunga.

Quella sera ero andato all’Nrg per festeggiare il mio compleanno insieme ad amici. […] A un certo punto, mentre camminavo con un amico a bordo pista, sono stato accerchiato da sette persone che hanno iniziato a picchiarmi. Prima un pugno allo zigomo, poi altri colpi. Provvidenziale è stato l’intervento di una ragazza, che mi ha soccorso e portato in bagno, altrimenti non si sarebbero fermati.

Rimini Today, in relazione al fatto di Cesenatico, aggiunge un particolare: la persona che l’ha portato in bagno è una ragazza trans, che poco prima era stata lei stessa aggredita. Forse dagli stessi. La ragazza lo ha portato in bagno, lo ha medicato al naso e al dente rotto. Se non ci fosse stata lei, i 7 omofobi avrebbero continuato a picchiarlo. 

Denuncia per lesioni e atti violenti per motivi razziali, ai sensi della legge Mancino

L’avvocato Christian Guidi, che segue l’aggressione di Cesenatico, ha presentato alla Procura di Forlì una denuncia per lesioni e atti violenti per motivi razziali, ai sensi della legge Mancino, al momento contro ignoti.

Cover: Corriere Romagna

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