Ha creato scalpore, ovviamente in negativo, il giochino “Ok il Gay è giusto” andato in onda giovedì sera a Le Iene, con Alessandro Cecchi Paone indiretto protagonista di non pochi outing vip ‘mascherati’. Noi l’avevamo definita uno ‘squalida caccia al gay‘, e lo ribadiamo, con il diretto interessato che ha voluto replicare alle polemiche dal sito de Le Iene.
Grazie a tutti quelli che mi stanno contattando per dire che si sono divertiti ad assistere al mio gioco-intervista con Le Iene sui gay famosi che ancora si nascondono nel 2020. Grazie a chi mi ha raccontato di aver fatto il proprio coming out dopo le battaglie che io ho sostenuto in tutti questi anni e che grazie a tutto questi ora sono felici, contenti, realizzati. Mi dispiace qualcuno che mi dica che fosse una sorta di ‘caccia al gay’, espressione orrenda quanto di più lontana dalla mia sensibilità. Era un modo per dire “non nascondetevi”, perché si devono nascondere solo i delinquenti, non le persone che hanno una sessualità diversa.
Peccato che anche Cecchi Paone, fino a prova contraria, si sia ‘a lungo nascosto’, eppure nessuno si è mai permesso di dargli del ‘delinquente’. Il coming out, che su Gay.it difenderemo sempre e comunque, è un fatto personale, che richiede tempi e modalità che necessariamente cambiano da persona a persona. Smascherare in tv presunti calciatori, attori, cantanti e giornalisti gay non rientra semplicemente in un ‘divertente giochino’, ma una pratica particolarmente squallida che il signor Cecchi Paone da anni cavalca in tv e sui giornali sotto forma di ‘gossip’. Come dimenticare le puntuali uscite su questo o quel calciatore omosessuale, ad ogni Europeo/Mondiale che si rispetti. Ma l’ex conduttore de La Macchina Del Tempo non fa un passo indietro. Anzi.
Dobbiamo quindi aspettarci altri puntate di “questa roba qua“, come direbbe Giorgia Meloni?
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