Come scritto poche ore fa, la Lega ha oggi chiesto l’accorpamento del DDL già approvato alla Camera agli altri DDL proposti negli ultimi anni a Palazzo Madama, firmati Monica Cirinnà, Alessandra Maiorino, Julia Unterberger ed Elvira Evangelista. Uno stratagemma consentito dall’articolo 51, comma 1, del Regolamento del Senato, per tenere ancora in ostaggio la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, da 5 mesi ferma a Palazzo Madama. Sarà ora la Presidente del Senato Elisabetta Casellati a dover intervenire.
Un escamotage leghista, l’ennesimo, per allungare ulteriormente i tempi. Ma da oggi in poi non ci saranno ulteriori appigli, ha tuonato Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge.
Apprendo che il Presidente Ostellari ha richiesto l’accorpamento della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo approvata alla Camera con altri quattro testi già depositati in Senato, passaggio a cui si poteva procedere ben prima. Mi auguro che dietro questa richiesta non ci sia l’ennesimo tentativo dilatorio verso un testo che, come è noto, gode del sostegno della maggioranza in Commissione ed è già approvato alla Camera. Rimandando la decisione alla Presidente Casellati sull’accorpamento, Ostellari ha esaurito tutti gli alibi. Se si tratta esclusivamente di risolvere un problema tecnico, la prossima settimana si dovrà dare il via libera ai lavori, come richiesto da PD, M5S, LeU e IV. Ora davvero per Ostellari non ci sono più scuse. Il tempo è scaduto.
Tempo 48 ore, Casellati permettendo, e il “problema tecnico” sarà risolto, puntando così alla tanto attesa calendarizzazione per la prossima settimana. Nell’attesa Mario Adinolfi ha festeggiato sui social, definendo ‘morto’ il DDL Zan.
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L'unico assioma reale è che tutti dovremo morire , anche Mario Adinolfi ed in quel momento qualcuno gli scriverà " adieu " !
Il meglio che sa fare Adinolfi,nonche' suo sport preferito,e' da sempre l' Arrampicarsi sugli specchi. Ma l'ha detto quando? In uno dei suoi sogni da Sovranista irrealizato? Ma morto de che?...Passando oltre Complimenti a Alessandro Zan e Monica Cirinna' per la loro costante lotta contro le ingiustizie del paese e a tutti quelli che credono in una causa giusta e necessaria,anche in tempi bui come questo. Il "Tanto di Cappello" non è abbastanza.