A chiudere l’Onda Pride italiana del 2022, appena partita grazie al Sanremo Pride di sabato 9 aprile, sarà Aosta, con il primo storico Pride cittadino, prima annunciato per il 24 settembre e ora posticipato all’8 ottobre. Causa elezioni nazionali il 25 settembre, il Comitato Aosta Pride è stato costretto a rivedere la programmazione dell’evento.
Non è infatti possibile né tantomeno opportuno celebrare il Pride nella giornata di silenzio elettorale, durante la quale sono vietate manifestazioni pubbliche e qualsiasi forma di azione che possa in qualsivoglia maniera influenza l’elettorato. Le regole della democrazia vanno inderogabilmente rispettate. Ogni Pride porta con sé importanti rivendicazioni politiche (nel senso alto ed etimologico del termine) e sociali, che sarebbero passate in secondo piano, dietro a polemiche prevedibili.
«Dopo lo shock iniziale, non ci siamo arresə e abbiamo vagliato attentamente, in sinergia con il Comune di Aosta e le autorità di pubblica sicurezza, tutte le alternative possibili e possiamo garantirvi che non è stato semplice riuscire a incastrare la nuova collocazione rispetto a tutto il calendario già definito delle iniziative culturali, sportive della città», dichiara Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer Vda. La nuova data individuata per la parata è sabato 8 ottobre 2022, per un “Aosta autumn Pride” dalla collocazione insolita, ma con il chiaro obiettivo di far brillare i colori della comunità queer anche in autunno.
«Sappiamo che è una data del tutto inusuale, – prosegue Gasperini – ma abbiamo scelto di prenderci questo rischio, perché Aosta e la Regione tutta non possono più aspettare. I riscontri di queste ultime settimane, gli attestati di gratitudine e di vicinanza che stiamo continuando a ricevere e il bisogno di questo traguardo che leggiamo negli occhi delle persone ci impongono il coraggio e la determinazione necessariə per portare a compimento il primo Pride della Valle d’Aosta senza ulteriori slittamenti. Ci auguriamo, nonostante gli inconvenienti, una partecipazione numerosa, anche dalle regioni vicine, affinché Aosta, e tutta la Valle, diventino dei luoghi di rivendicazione dei diritti e della visibilità della comunità LGBTQIA+ e di chi la sostiene.»
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