Le associazioni LGBT si sono incontrate ieri a Bologna, presso il Cassero, per condividere una riflessione comune rispetto al percorso unitario in atto. Il lavoro comune ha permesso di dare vita ad una stagione di iniziative locali e nazionali, che è culminata con lo straordinario Roma Pride del 16 giugno, che ha visto la partecipazione di un milione di persone.
Dopo quell’appuntamento la politica non ha dato risposte, ed ha ignorato ancora una volta i bisogni e le aspirazioni di milioni di cittadini, ma l’impegno delle associazioni lgbt è proseguito, e proseguirà soprattutto nel contrastare l’ondata di omofobia, lesbofobia, transfobia, e più in generale di razzismo e di esclusione sociale e culturale delle molteplici differenze, espressioni, soggettività.
Confermata, quindi, la piattaforma rivendicativa "Parità, Dignità, Laicità" per l’ottenimento dei diritti civili, di pari dignità, di contrasto ad ogni forma di razzismo, xenofobia, politiche di violenza e sopraffazione.
In questo quadro, si intersecano perfettamente altre iniziative promosse da altri movimenti, primo fra tutti il movimento delle donne, che il prossimo 24 novembre sfilerà per le vie di Roma contro la violenza degli uomini sulle donne.
Sono inoltre importanti tutte le iniziative che in autonomia vengono assunte da alcune associazioni, sia in ambito locale e sia in ambito nazionale tra cui il Transgender Day Of Remembrance del 20 novembre, la giornata mondiale di lotta contro l’Aids e di solidarietà con le persone sieropositive del 1 dicembre, la giornata internazionale della Memoria del 27 gennaio, l’appuntamento annuale di No Vat del 9 febbraio, la giornata europea contro l’omofobia del 17 maggio condividiamo, inoltre, la necessità di tornare a Treviso ed organizzare una grande manifestazione di visibilità LGBT e di contrasto alla violenza.
Il 28 giugno 2008 a Bologna si terrà il Pride nazionale, che riproporrà la grande forza sociale e culturale del movimento LGBT, un nuovo laboratorio di idee e di pratiche, che non si limitano a rispondere all’oscurantismo politico e clericale, ma affermano il patrimonio di esaltazione delle differenze, delle specificità.
In quel periodo altri Pride saranno organizzati, in particolare nelle grandi città italiane.
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