Non erano duecentomila come sostenuto dagli organizzatori, ma “solo” ventiquattromila secondo la prefettura. Erano comunque in tanti ieri, 16 ottobre, a Parigi a protestare per chiedere l’abolizione della legge Taubira che ha portato alla legalizzazione del matrimonio egualitario. La marcia aveva lo scopo di opporsi anche alla possibilità per le coppie omosex di avere figli con le tecniche della cosiddetta maternità surrogata.
La manifestazione è stata voluta da ManifporTous, un’organizzazione cattolica che si oppone al matrimonio ugualitario. Dopo due anni di silenzio, l’organizzazione con la marcia di ieri è tornata a farsi sentire, dando inizio di fatto alla sua campagna elettorale, visto che tra sei mesi la Francia dovrà scegliere il suo prossimo presidente.
I manifestanti si sono radunati alla Porte di Dauphine e hanno marciato fino al centro della capitale. Gli slogan più visti sono stati: “2017: vota per la famiglia” e “gli uteri non sono in vendita”.
Tra i candidati favorevoli a rivedere la legge se eletti ci sono Jean-Frédéric Poisson del partito democratico cristiano e soprattutto François Fillon, il quale ha mandato un messaggio di solidarietà e si è dichiarato pronto a vietare le adozioni alle coppie gay se verrà eletto.
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La Francia purtroppo è diventata una sorta di bastione delle pretese retrograde. Quelle di chi si scaglia contro la gestazione per altri, contro il diritto dei bambini nati all'estero grazie alla gestazione per altri di stare coi propri genitori, di non essere portati via dallo Stato e dati in adozione a chissà chi, contro l'accesso delle coppie lesbiche alla procreazione assistita, contro le adozioni di bambini da parte delle coppie dello stesso sesso, contro lo stesso matrimonio egualitario, e così via. Ultimamente è anche stato messo fuori legge il sesso consensuale a pagamento, di conseguenza su suolo francese un qualsiasi ragazzo gay che per provare delle esperienze sessuali si rivolge a un ragazzo che in tutta libertà fa l'escort commette reato.