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Berlusconi conferma il no al ddl Zan, ma non tutti in Forza Italia sono d’accordo

Berlusconi ripete: no al ddl Zan. Ma una decina di senatori potrebbe decidere di appoggiare il testo.

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Più volte, nel corso degli ultimi mesi, Silvio Berlusconi si era detto contrario al ddl Zan. Lo ha ribadito in un messaggio, pubblicato ieri, in cui – oltre a ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini in questo periodo, a seguito del peggioramento della sue condizioni di salute – ha sferrato un ulteriore colpo ribadendo il no di Forza Italia.

Nel suo messaggio, è appunto tornato a parlare anche della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, definendola un pericolo per la libertà di opinione. Come i peggiori diffusori di fake news sul ddl, anche il leader del partito di centro destra sfrutta la disinformazione per infangare la legge, proponendo invece di inasprire le pene previste dalle leggi già vigenti.

È un grave errore, perché non allarga la platea dei diritti e pone una grave questione di libertà. Io sono ovviamente per l’assoluta parità fra tutti i cittadini, che sono portatori di diritti in quanto persone. Ogni distinzione basata sugli stili di vita, sul sesso, sull’orientamento sessuale, sulle opinioni, sull’etnia di appartenenza, sulle convinzioni religiose, sulle disabilità, sulla classe sociale è assolutamente inaccettabile.

Per questo le tutele devono riguardare tutti i cittadini, non determinate categorie in particolare. Ma le leggi a questo proposito esistono già. E se non bastano possiamo aggravarle e inasprirle. La legge Zan non aggiunge nulla a questa tutela. Invece porta invece con sé un grave rischio: quello di limitare la libertà di opinione.

Secondo l’ex premier,La difesa della famiglia tradizionale proposta come valore, o l’opposizione a pratiche come la maternità surrogata, potrebbero essere definite come atti di discriminazione. E quindi diventare perseguibili“. U’ulteriore falsità, dato che ognuno potrà continuare a dire quello che pensa, se questo non comporterà l’incitamento all’odio.

Il no di Berlusconi non è condiviso da tutta Forza Italia

Berlusconi, Tajani, e altri politici del partito avevano confermato il loro no, ma non è condiviso da tutti i parlamentari FI.

Ad esempio, è da marzo che il deputato forzista Elio Vito conferma il voto favorevole al ddl Zan, nonostante la posizione del suo partito. Secondo lo stesso Vito, ci sarebbero un gran numero di parlamentari che sarebbero disposti a votare sì. In un scambio di battute sui social con Simone Alliva, Vito ha spiegato che anche alla Camera in molti aveva espresso il loro no, per poi cambiare idea al momento del voto, contribuendo così a far approvare il testo. Secondo il deputato, quindi, ci potrebbero essere una decina di “dissidenti” che andranno contro il volere di Berlusconi, sostenendo il testo anche al Senato.

Inutile ricordare però che occorrono anche i numeri di Italia Viva, che ancora una volta sarà l’ago della bilancia. Per Elio Vito, ci sarà il sostegno anche renziani. Basterà aspettare per avere la conferma.

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