Forza Italia è al governo insieme al Pd, al Movimento 5 Stelle, Italia Viva, LeU e Lega. Dinanzi alla battaglia parlamentare sulla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, il partito dovrebbe teoricamente seguire la linea tracciata da Silvio Berlusconi, che ha già definito il DDL Zan “inutile e pericoloso“. Dalle parole dell’ex presidente del consiglio si sono già smarcate Anna Maria Bernini e Mara Carfagna, Barbara Masini e Gabriella Giammanco, ma soprattutto Elio Vito, deputato di Forza Italia che ha votato sì alla legge alla Camera dei Deputati, lo scorso 4 novembre.
Nei giorni scorsi Vito aveva dato ragione ad Elodie, durissima contro i leghisti omotransfobici che siedono in parlamento, e oggi ha rilanciato l’argomento in un’intervista per LaRepubblica: “Ha detto che ci sono omofobi in Parlamento…ecco non vorrei. È molto scorretto che la Lega stia impedendo persino la calendarizzazione della legge Zan, perché significa impedirne la discussione. La si può pensare come si vuole, ma la legge va esaminata. In quanto a Anna Maria Bernini , la capogruppo forzista, potrebbe avere una posizione liberal. Vedremo“.
Secondo Vito, Forza Italia “deve dare un voto favorevole e deve dirlo subito. Alla Camera in commissione Giustizia FI si era astenuta, poi la posizione in aula fu contraria, anche se io e alcuni altri abbiamo votato a favore. Però c’era da tenere unito il centrodestra che stava all’opposizione. Ora c’è un governo in cui siamo tutti in maggioranza. E FI è una forza liberale in economia, nella società, nei diritti. Il piatto della bilancia non c’è dubbio che penda per votare sì”. “I contrari hanno parlato di reati di opinione che la legge Zan punirebbe, ma l’unico reato d’opinione che io vedo è di impedire che il Senato esprima la sua opinione“.
Per chi millanta possibili ricadute sulla tenuta del governo, il deputato forzista sottolinea giustamente come si tratti “di una iniziativa parlamentare, cosa c’entra mettere in mezzo il governo. È molto scorretto ipotizzare ricadute sul governo. Un Parlamento che non riesce a discutere dei diritti civili rischia di dare una immagine cattiva di sé“. Dove sbaglia Vito, almeno pubblicamente, è nell’immaginare un parere favorevole alla legge da parte dell’ex presidente del Milan.
Berlusconi non lo sento da mesi, ma conoscendo la sua storia e la sua sensibilità immagino che non possa che essere favorevole alla legge Zan.
Eppure, come detto, Berlusconi si è già espresso in materia. “Questa nuova legge è al contempo inutile – perché già le leggi esistenti colpiscono ogni forma di discriminazione – e pericolosa, perché può essere interpretata in modo da istituire veri e propri reati di opinione“, tuonò lo scorso agosto. “La legge Zan sull’Omofobia rappresenta un passo indietro sul piano della libertà d’espressione che un movimento liberale come Forza Italia non può condividere né sostenere“, precisò lo scorso luglio.
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