VIENNA – Rocco Buttiglione ancora nel mirino, accusato di comportamento “insultante” dal presidente del nuovo Parlamento europeo, il socialista spagnolo Josep Borrell. “Ognuno è libero di dire quello che pensa. Ma non si risponde a un discorso democratico con gli insulti”, ha detto il presidente dell’Europarlamento, nel corso di una visita a Vienna. E, in risposta a quanto dichiarato ieri in un’intervista dal ministro per le Politiche comunitarie, secondo cui in Europa in corso “una campagna di odio” contro di lui, Borrell ha ricordato che il Parlamento europeo è un’istituzione democratica e che la maggioranza degli eurodeputati hanno ritenuto Buttiglione persona “non appropriata” per il posto di commissario alla Giustizia.
Lo stesso presidente dell’Europarlamento ha rivelato di aver inviato una lettera al presidente designato della Commissione europea, Jose Manuel Durao Barroso, alla quale si attende una risposta già domani, con la quale suggerisce che entrambi evitino il più possibile commenti pubblici sul caso Buttiglione. Che non deve essere interpretato come “uno stato di guerra tra il Parlamento e la Commissione”, sarebbe sbagliato un confronto sulla base del principio “del più forte”. Lunedì scorso, il ministro italiano era stato bocciato da una commissione del Parlamento per le sue dichiarazioni sui gay e sulla famiglia.
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