Migliaia di persone hanno preso parte sabato pomeriggio al 28esimo Pride di Budapest, contestando apertamente il governo dichiaratamente omobitransfobico di Viktor Orban.
Prima dell’inizio della parata a City Park, l’organizzatore Jojo Majercsik ha condannato pubblicamente il primo ministro ungherese per la legge approvata nel 2021 che vieta la “propaganda LGBTQIA+” nei confronti dei minori. Grazie proprio a questa legge, che è finita davanti alla Corte di Giustizia Europea, la scorsa settimana una catena di librerie ungheresi è stata multata per aver esposto i libri di Heartstopper senza la dovuta copertura. Questo perché la legge prevede che tutti i libri contenenti personaggi LGBTQIA+ possano essere venduti solo se incartati, con la copertina non visibile, in “difesa dei minori”.
Via Associated Press, Majercsik ha dichiarato: “Ora si può vedere come la legge sulla propaganda approvata due anni fa sia applicata e come il discorso pubblico sia diventato più arrabbiato. Ora è evidente come stiano cercando di limitare i diritti delle persone LGBTQ nel mondo dei media, nel mondo dei film e dei libri”.
La capitale ungherese è stata attraversata da una fiumana di persone, che hanno duramente contestato Orban e il suo governo. Tra i partecipanti anche l’ambasciatore degli Stati Uniti in Ungheria, David Pressman, che aveva precedentemente ospitato un picnic Pride per famiglie LGBTQ+ nella sua residenza ufficiale, con quasi 1000 persone presenti.
Al termine del Pride, Pressman ha precisato di essere “orgoglioso” di rappresentare gli Stati Uniti insieme a tutti gli attivisti LGBTQ+ ungheresi che “promuovere i diritti umani”.
La sua partecipazione è arrivata pochi giorni dopo che la sua ambasciata ha firmato una dichiarazione in cui ha denunciato la retorica di estrema destra di Orbán. Più di 60 diverse ambasciate e istituti culturali di tutto il mondo hanno respinto gli “atti di violenza, incitamento all’odio, molestie, stigmatizzazione e discriminazione” commessi contro individui ungheresi sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità o dell’espressione di genere.
“Sottolineiamo l’inviolabilità della dignità umana, il diritto alla libertà di espressione e di informazione, il diritto alla vita familiare privata e il diritto alla non discriminazione per tutti“, si legge nella dichiarazione. David Vig, direttore di Amnesty International Ungheria, ha voluto celebrare il Budapest Pride, definendolo una “manifestazione per i diritti umani, per l’accettazione sociale, per la parità dei diritti, perché in Ungheria non sono garantiti“.
Gergely Karácsony, sindaco di Budapest, ha partecipato attivamente al Pride e twittato una bellissima foto della folla in piazza, aggiungendo: “Proteggiamo questa città, in modo che questa città possa proteggere tutti voi”.
Proud to represent the United States alongside my Embassy team at Budapest Pride. Proud to support brave Hungarians working to advance human rights for all Hungarians. pic.twitter.com/ueqqL5VRof
— Ambassador David Pressman (@USAmbHungary) July 16, 2023
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