Camika Shelby ha perso suo figlio Nigel, 15enne suicidatosi nell’aprile scorso, perché stanco di subire bullismo omofobo. Ebbene la signora Shelby ha ospitato un evento al Birmingham CrossPlex di Birmingham, in Alabama, per aiutare i giovani senzatetto di colore, regalando loro prodotti per l’igiene personale, tutor LGBT per discutere di bullismo, amore e tanti abbracci per le festività natalizie.
“Non voglio che mio figlio sia ricordato come, “il 15enne che si è suicidato“, ha detto la donna a Black Magic Project. “Voglio che sia ricordato come “il quindicenne il cui suicidio ha cambiato il mondo“.
A volte la famiglia può essere il tuo peggior nemico. Se non ti amano per quello che sei, non ti meritano. Non lasciare che le persone ti distruggano per quello che sei. Dio sa chi sei e non commette errori.
Sondaggi alla mano, circa la metà di tutti i giovani afro-americani LGBTQ sono stati vittime di bullismo, se non addirittura cacciati dalle loro case dalla loro stessa famiglia, solo perché omosessuali. Di tutti questi, il 90% riferisce di subire anche discriminazioni razziali. “Sono arrivata al punto in cui ho realizzato che il mio bambino aveva uno scopo, indipendentemente dal fatto che sia qui su questa Terra o no“, ha continuato Shelby ad Alabama.com. “Quindi ora proprio io sono il suo scopo. Continuerò a parlare. Continuerò a raccontare la sua storia“.
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