È il primo libro lesbico d’era modernista ad avere un lieto fine. Stiamo parlando di Carol, inizialmente uscito nel 1952 col titolo The Price of Salt (Il prezzo del sale) e firmato con uno pseudonimo, Claire Morgan. Ma dietro il nom de plume si nascondeva uno dei massimi talenti nelle trame thriller psicologiche, Mary Patricia Plangman detta anche Patricia Highsmith (1921 – 1995).
La Highsmith era diventata improvvisamente celebre perché del suo primo romanzo, Strangers on a train, furono acquistati i diritti – a basso prezzo – nientemeno che da Alfred Hitchcock tramite un intermediario: diventò un film di successo, Delitto per delitto, che rilanciò la carriera del grande regista.
Il romanzo successivo della Highsmith fu proprio Carol ma il suo editore, Harper & Brothers, si rifiutò di pubblicarlo temendo che una relazione lesbica in un romanzo non avrebbe potuto avere successo e la Highsmith dovette faticare non poco per trovare un nuovo editore.
L’ambientazione del romanzo è natalizia. Una giovane scenografa, Therese Belivet, fidanzata senza slancio con Richard, accetta un lavoro temporaneo per le feste presso il grande magazzino Frankenberg. Un giorno rimane affascinata da un’elegante signora in pelliccia che acquista una bambola per sua figlia Rindy. Therese non riesce assolutamente a dimenticarla e le invia un biglietto di auguri firmato col suo numero di matricola del grande magazzino. La signora cliente, ignara di chi si tratta, telefona al negozio e si fa passare Therese. La invita a bere un drink insieme il giorno successivo: Therese accetta. Conosce così Carol, donna tanto bella quanto problematica, sposata ma prossima al divorzio. Per sfuggire alla situazione tesa a New York col divorzio imminente e i conseguenti problemi legali, Carol e Therese partono per un viaggio in macchina verso ovest, direzione Utah. Finalmente la passione può esprimersi liberamente anche da un punto di vista fisico oltre che emotivo: le due donne sono innamorate.
Durante il viaggio Carol scova un investigatore privato che è riuscito a documentare la relazione tra le due donne e a fornire al marito del materiale utile per farle togliere la custodia di Rindy (allora i rapporti omosessuali erano illeciti). È cosi costretta, con l’aiuto di un’amica, a tornare a New York.
Carol resta una pietra miliare nella letteratura lesbica e la Highsmith stessa, nella prefazione all’edizione del 1989, ha riportato la testimonianza della riconoscenza di molte lettrici lesbiche per il finale positivo, ricordando il successo di vendite che sfiorò il milione di copie per l’edizione tascabile.
Nel 2015 è stato realizzato un buon adattamento cinematografico del romanzo, Carol di Todd Haynes, con le splendide Cate Blanchett e Rooney Mara come protagoniste. Il film è piuttosto fedele al libro, tranne piccole modifiche: tra le più curiose, il fatto che Carol ai magazzini Frankenberg non compra una bambola ma un trenino, sebbene il regalo sia destinato alla figlia.
Carol è stato premiato al Festival di Cannes per la migliore interpretazione di Rooney Mara e ha poi collezionato sei nomination agli Oscar tra cui quelle come migliori attrici e sceneggiatura non originale.
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