E’ un’icona, un attore straordinario, un uomo affascinante e di una bellezza mozzafiato. La figura di Cary Grant ha segnato in maniera particolare il mondo del cinema degli anni ’30 e ’40, e ha regalato performance che sono rimaste nella storia. È stato un uomo gioviale che ha fatto battere il cuore delle sue fan, ma capace di nascondere la sua fragilità e le insicurezze. È stato un personaggio dello showbiz che ha lasciato un’impronta indelebile nella Hollywood degli anni d’oro, in quel ventennio dove tutto era possibile, in quella parte di mondo in cui anche i sogni impossibili potevano diventare realtà.
Cary Grant è questo è molto altro. Di notevole prestanza fisica e di una sottile ironia, è stato anche marito e amante. La sua vita privata è stata un susseguirsi di illazioni e pettegolezzi mai del tutto confermati. Si è spostato cinque volte, ma si crede che oltre all’amore delle donne, Cary Grant abbia apprezzato anche e soprattutto la compagnia maschile. La sua velata omosessualità non ha fatto altro che stigmatizzare la sua figura nel mondo del cinema di ieri e di oggi. Nel giorno della sua nascita, così vogliamo ricordare il mito di Cary Grant.
Cary Grant e il successo negli anni d’oro del cinema americano
Archibadl Alexander Leach, vero nome di Cary Grant, nasce a Bristol, Inghilterra, il 18 gennaio del 1904. Trascorre lì l’infanzia per fuggire negli Stati Uniti solo ad inizio degli anni ’20 e cominciare la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Dall’età di quindici anni ha vissuto senza l’affetto di sua madre che, a causa di una malattia mentale, è stata costretta a un ricovero in una clinica psichiatrica. Interrompe studi e si unisce a una compagnia di saltimbanco e, per diverso tempo, ha girato molte province inglesi. E grazie a questa esperienza ha imparato anche a recitare.
Poi fugge in America, dove comincia a muovere i primi passi nei teatri di Broadway, e ottiene anche una parte nel musical Good Times. Il successo però non è stato fulminate e, tra un provino e un altro, ha svolto diversi lavori per mantenersi. La svolta arriva ad inizio degli anni ’30, quando Cary Grant entra a far parte della Paramount, prima come factotum e poi successivamente come attore.
Nel 1932, con il suo nome d’arte, debutta in This is the Night, e continua a racimolare piccoli ruoli al fianco di stelle del grande schermo. Nel 1935 finalmente appare in Il diavolo è femmina, commedia brillante e sagace in cui mostra tutta la sua affabilità. Da lì in poi è un susseguirsi di grandi successi.
Ha preso parte a capolavori come Susanna, Scandalo a Filadelfia e Avventurieri dell’aria. Commedie, film di avventura e thriller: Cary Grant è un attore a tutto tondo. Negli anni ’40 diventa uno dei volti più rappresentativi dei film di Alfred Hitchcock, recitando in Notorius, l’amante perduta, Il sospetto, e a inizio degli anni ’50 prende parte a Caccia al Ladro con Grace Kelly e nel bellissimo Intrigo internazionale.
La villa degli scapoli e altre storie su Cary Grant
In quel decennio così esplosivo, oltre a fondare una sua casa di produzione, ha preso parte a diversi titoli della Universal, come Operazione sottoveste, Sciarada e Il visione sulla pelle. Eletto uno tra le star più belle del cinema maschile, lo scrittore Ian Fleming ha confessato che si è ispirato a Cary Grant per il suo James Bond. Non ha mai vinto un Oscar, ricevendo solo canditure, ma negli anni ’70 ha vinto l’Oscar alla Carriera. Una vita professionale vissuta al massimo, ma quella privata è stata ben più complessa è travagliata.
Si è spostato ben cinque volte e ha acquistato la fama di latin lover dopo che ha conosciuto Randolph Scott. I due andarono a vivere insieme per un lungo periodo a Malibù, in quella che è stata soprannominata la villa degli scapoli. La stampa ha parlato di feste e di balli tutte le sere in quella villa non lontano dal mare, con donne bellissime e fiumi di alcol. Grant e Scott sono divenuti i ragazzacci di Hollywood, ma la stampa ha subito cambiato idea sulla natura del loro rapporto.
Da sempre definito un vero conquistare, i giornalisti si sono sempre chiesti il motivo per quale Cary Grant non abbia mai avuto relazioni stabili, e perché sia stato sempre fotografato insieme al suo coinquilino. All’epoca era impensabile che un uomo virile come lui potesse essere un omosessuale. Diversamente dal mondo di oggi che, seppur a rilento, si sta combattendo quello stereotipo di mascolinità tossica.
Che Cary Grant fosse o gay o meno non è mai stata una notizia fondata anche se Hollywood ha sempre cercato di mettere a tacere i pettegolezzi. Le voci di una presunta omosessualità, però, sono diventate molto insistenti quando Grant e Scott hanno recitato insieme nel film Le mie due mogli. La stampa parlava di un’alchimia poderosa tra i due, ma in realtà nessuno ha mai indagato veramente sulla vita del celebre attore. Il segreto di una omosessualità (o bisessualità) è rimasto tale. Cary Grant è entrato nel mito anche per questo.
Ma un documentario alza il velo proprio di questo piccolo ma grande aspetto della vita sua privata. Intitolato Dietro lo specchio, diretto da Mark Kidel e presentato al Festival del Cinema di Cannes nel 2017, arrivato poi in Italia su Sky Arte, il documentario propone un ritratto inedito del famoso attore. Non ricostruisce solo ed esclusivamente i suoi successi, gli eccessi e l’infanzia segnata dall’assenza della madre. Esplora proprio quella parte di vita privata che ancora oggi è rimasta celata nell’ombra.
La storia d’amore con il costumista Orry Kelly
Prima ancora di Randolph Scott, l’attore si sarebbe legato per dieci lunghi anni a Orry Kelly, costumista di Hollywood quattro volte premio Oscar. Attraverso i suoi diari, si racconta di una passionale storie d’amore che è stata vissuta all’ombra di Hollywood e del mondo del cinema.
Gli piacciono molto le bionde, ma nonostante tutto, Cary la sera tornava sempre a da me, si legge tra le pagine del diario-scandalo. I due si sarebbero incontrati nel 1925, quando l’attore ancora non era ancora famoso. Una storia d’amore molto turbolenta, fatta di passione, ma anche di litigi e di scazzottate. La loro relazione sarebbe finita proprio perché Cary Grant avrebbe conosciuto Randolph Scott.
Ha avuto anche una figlia, nata dal matrimonio con Dayan Cannon. La giovane nel documentario rivela che sapeva dell’omosessualità del padre. Inoltre, afferma che le voci circolate sul suo conto, non avrebbero mai disturbato Cary Grant. Muore il 29 novembre a Davemport nel 1986. È stato colto da un malore durante i preparativi per un’esibizione a teatro.
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