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Cecenia, la polizia ai genitori: “Uccidete i vostri figli gay o lo faremo noi”

“Siamo sempre stati perseguitati, ma mai così. Adesso ammazzano persone”, racconta stremato un ragazzo fuggito ai campi.

2 min. di lettura

A raccontare l’agghiacciante verità è uno dei ragazzi fuggiti dai campi di prigionia e tortura della Cecenia.

Uno dei sopravvissuti, la cui identità è stata tutelata per ragioni di sicurezza, ha raccontato nelle scorse ore a France 24 dettagli inquietanti sulla situazione in Cecenia di cui continuiamo ad aggiornarvi e informarvi. Stando alle parole del ragazzo la polizia cecena starebbe minacciando le famiglie delle persone arrestate, imprigionate e torturate. “Ammazzate i vostri figli gay o lo faremo noi: suona più o meno così l’avvertimento diffuso dalle forze dell’ordine cecena.

Dicono ai genitori di ammazzare i propri figli. La chiamano ‘pulizia dell’onore attraverso il sangue’. Il ragazzo, nello specifico, fa riferimento a un episodio che lo ha visto testimone oculare: “Hanno torturato un uomo per due settimane, in seguito hanno convocato i suoi genitori e i suoi fratelli. Una volta arrivati le autorità hanno detto: Vostro figlio è gay, trovate una soluzione o ci penseremo noi“.

Una settimana fa, inoltre, sono stati scoperti altri quattro campi di concentramento, per un totale ormai certo di sei strutture di prigionia che ospitano (soprattutto) uomini accusati di essere gay ma anche oppositori politici. Un clima repressivo a danno della comunità LGBT c’è sempre stato in Cecenia, ma mai si è arrivati a tali livelli di atrocità: “Siamo sempre stati perseguitati, ma mai così. Adesso arrestano chiunque. Ammazzano persone, fanno quello che vogliono e come vogliono” aggiunge il ragazzo.

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Alan Duncan, ministro inglese degli Affari Esteri, ha portato recentemente in Parlamento il suo resoconto: “I gruppi che sostengono i diritti umani riportano che queste campagne anti-gay e questi omicidi sono orchestrati direttamente dal leader ceceno Kadyrov, che già in passato si è distinto per altre violente campagne e che adesso ha scelto di concentrare i suoi sforzi sulla comunità LGBT. Alcune fonti hanno rivelato che Kadyrov vuole eliminare tutta la comunità entro la fine di maggio, coincidente con l’inizio del Ramadan.

Notizie su notizie continuano ad arrivare dalla Cecenia, mentre i portavoce del presidente russo Vladimir Putin e lo stesso responsabile dell’ufficio stampa, Dmitry Peskov, ripetono senza sosta che mancano le prove necessarie e che è comunque in atto un’opera investigativa che punta a fare luce sulla vicenda.

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