The New Atlantis, una pubblicazione scientifico/tecnologica che si occupa di analisi statistiche sui cambiamenti della società, ha effettuato recentemente uno studio confrontando l’orientamento sessuale e la salute mentale, pubblicato nel numero invernale della rivista ( > qui per leggere lo studio completo in inglese).
È risultato statisticamente che i membri della comunità LGBT hanno un rischio 2,47 volte maggiore di sperimentare tendenze suicide nel corso della vita; per quel che riguarda le persone affette da depressione (in un periodo standard di 12 mesi) il numero è doppio rispetto coetanei eterosessuali, mentre è quasi doppio per quel che riguarda i disturbi legati all’ansia (1,5 volte maggiore). C’è anche un maggior rischio di abuso di sostanze stupefacenti e psicofarmaci tra le donne lesbiche rispetto a quelle eterosessuali: i risultati parlano di un periodo 3,42 volte più alto.
Molteplici le cause: maltrattamento, stigmatizzazione dell’omosessualità, pregiudizio, stress durante la scoperta della propria identità sessuale e discriminazione, omofobia ed emarginazione. È per questo che diventa fondamentale l’intervento di associazioni e gruppi d’aiuto e supporto: a lanciare l’allarme l’associazione inglese Mental Health Mates, presieduta da Bryony Gordon, che organizza corsi, sedute terapeutiche, supporto psicologico e morale ai ragazzi (soprattutto giovanissimi) colpiti da questi problemi.
In Italia sono pochi i gruppi che si occupano in modo esclusivo di questi problemi: dalle grandi associazioni, come Arcigay e Anddos, al da poco inaugurato Refuge LGBT romano, realizzato da Gay Center e Croce Rossa, che si occupa di accogliere ragazzi LGBT emarginati e vittima di omofobia e discriminazione.
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The New Atlantis è una rivista pseudo-scientifica di orientamemento religioso integralista. È la stessa che sostiene che l'omosessualità non è innata in un articolo spesso rilanciato dai siti integralisti italiani. Siate più accorti e critici
Data la tara degli italiani ci sarà gente che nemmeno mi crederà, ma di queste cose: ""maltrattamento, stigmatizzazione dell’omosessualità, pregiudizio, stress durante la scoperta della propria identità sessuale e discriminazione, omofobia ed emarginazione"" ...in 40 anni di vita non ne ho conosciuta una. Forse giusto un po di omofobia. E poi queste ricerche, anzi quasi tutte, sono completamente fasulle. 2000 persone rappresenterebbero la norma, su 7 miliardi? Tanto da farne una stima? Ma per piacere.. ------- Grazie per aver postato questa ricerca, in ogni caso. MOLTO meglio dei vostri post su ballerine e icone alla moda per ritardati.