6 mesi dopo lo scioccante pestaggio omofobo ai loro danni avvenuto su un bus di Londra, Melania Geymonat e Christine Hannigan hanno ricevuto giustizia. I 4 adolescenti accusati del pestaggio, che si erano inizialmente detti innocenti, sono finiti alla sbarra. Tre di questi, uno di 15 anni, uno di 16 anni e uno di 17 anni, si sono dichiarati colpevoli, negando però l’accusa di omofobia. Il quarto, 17enne, è stato invece scagionato per mancanza di prove.
Ebbene dopo pochi giorni di processo, il giudice Susan Williams ha confermato che l’attacco alle due donne è stato motivato dall’omofobia. “Sono abbastanza sicura che si sia trattato di un atto ostile. In poche parole, le stavate prendendo in giro per quello che erano e non solo per scherzare. Sono giunta alla breve conclusione che è esattamente quello che stavate facendo. Queste due donne sono state assillate, molestate e intimidite a causa del proprio orientamento sessuale”.
L’avvocato difensore dei ragazzi, incredibile ma vero, ha parlato di un gioco finito male: “Si sono eccitati in modo puerile e immaturo per il fatto che queste donne stavano insieme”. Peccato che Melania e Christine siano state prima insultate, poi derise, prese a pugni e rapinate.
Il 17enne è statocondannato a un ordine di riabilitazione giovanile di quattro mesi, con coprifuoco di due settimane. Il sedicenne, che ha anche ammesso di aver rubato la borsetta di Mongayet, sarà ufficialmente condannato il 19 dicembre, mentre il quindicenne il 23 dicembre. Tutti e tre, in quanto minorenni, non finiranno in prigione.
I crimini di pura omofobia sono più che raddoppiati negli ultimi cinque anni, nel Regno Unito, aumentando del 144% dal 2013-2014.
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