Dal Tennesee e più precisamente dalla città di Morristown arriva la storia di una coppia gay, due ragazzi appena 19enni. Una storia lunga e tortuosa, a causa della chiusura mentale di Morristown. Talmente chiusa, che ci sono voluti due anni prima che Pedro Reyes e Evan McKenna scoprissero di essere entrambi omosessuali. Ma soprattutto, di piacersi l’un l’altro. E’ stato Pedro, per primo, a confessare i suoi sentimenti per Evan, il quale inizialmente aveva detto di non essere gay. Ma ci volle poco per aprirsi, e a confessare a Pedro che anche lui era omosessuale, e che ricambiava i suoi sentimenti.
Entrambi temevano inizialmente di fare coming out e a uscire assieme, nonostante l’attivismo di Pedro, essendo Morristown una città “in cui c’è una chiesa ad ogni vicolo”. Nel 21017, quando finalmente iniziarono a frequentarsi, iniziarono anche a mostrarsi come coppia gay. E a diventare attivisti, per dimostrare a tutti i membri della comunità LGBT di Morristown che non c’era nulla di male e che non dovevano più nascondersi. La prima loro “battaglia” la fecero quando un gruppo di omofobi propose alla commissione di contea (una sorta di consiglio comunale) di organizzare una manifestazione simbolica per vietare i matrimoni omosessuali nella città. All’incontro pubblico, fu lo stesso Evan ad affermare:
Crescendo gay nella contea di Hamblen, sono diventato molto abile a nascondermi, ma non ho più paura di abbracciare la mia identità.
Lui, assieme a Pedro e molti altri attivisti, fecero la loro parte, e la commissione votò contro la proposta. Quella fu la prima di tante lotte contro l’omofobia a cui presero parte.
Il ballo della scuola della coppia gay
Nel 2018, arrivò il momento più atteso: il ballo (quello che in America chiamano Prom). Nell’aprile dello scorso anno, quindi, andarono in una fioreria per acquistare un boutonnerie (il fiore che i ragazzi appuntano alla giacca). La fioraia, però, chiese il colore del fiore che le ragazze avrebbero esibito (il corsage, che le ragazze indossano al polso), per trovare il boutonnerie che più si intonasse. Entrambi i ragazzi risposero che non c’erano ragazze, ma erano una coppia gay.
Sorprendentemente, dopo alcuni secondi di silenzio, la donna rispose “Bene! Come posso aiutarvi?“. Ad ascoltare la conversazione, c’era Eric McKinley, un fotografo anch’esso appartenente alla comunità LGBT. L’uomo, il giorno dopo, contattò Pedro e lo ringraziò per il coraggio che avevano dimostrato in fioreria. E si offrì di scattare delle foto alla coppia, che gli avrebbe poi lasciato gratuitamente. Qualche giorno prima del ballo, Pedro, Evan e Erick andarono nel centro della città e il fotografo scattò decine di foto della coppia, davanti agli sguardi confusi dei passanti. Le foto vennero poi portate al ballo ed esibite.
Il 27 aprile di quest’anno, ci sarà un nuovo ballo a Morristown. Evan è andato a studiare all’Università di Notre Dame, ma cercherà di arrivare in tempo per accompagnare Pedro al ballo anche quest’anno. Nonostante la grande distanza (410 miglia) si incontrano spesso, e passano molto tempo ad aiutare le persone LGBT in difficoltà, aiutandole a uscire allo scoperto e a vivere liberamente la propria vita.
https://www.instagram.com/p/BjIy7lfBudn/
https://www.instagram.com/p/BoFPPDbndCZ/
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Mi ricorda il film " Prom queen" AKA " La storia di Mark Hall" uscito nel 2004 , bel film Canadese . In entrambi i casi i ragazzi hanno dimostrato di avere attributi come palle da rugby . Grazie per farci conoscere queste storie che danno coraggio ed emozione.