Il Pride antagonista di Firenze e l’associazione anarchici-LGBTIQ+ sul sito di Rai News

Circa 400 persone per "Lə Pride Favo-Loskə" si sono radunate senza autorizzazioni.

ascolta:
0:00
-
0:00
favoloska firenze
favoloska firenze
9 min. di lettura

Sabato 30 Settembre circa 400 persone si sono riunite a Firenze alle ore 17 con concentramento ai Giardini della Fortezza, per partecipare a “Lə Pride Favo-Loskə”, in contestazione al Pride e al mondo delle associazioni LGBTQI+.

La marcia non era stata comunicata alle autorità, e questo ha causato interruzioni al traffico in alcune parti della città. La mancanza di preavviso alle forze dell’ordine ha dato a queste ultime la facoltà di identificare le persone e potenzialmente denunciare gli organizzatori.

Il corteo si è sviluppato nella zona della Fortezza da Basso e ha proseguito verso il quartiere di Rifredi, dove si è concluso con una festa che si è protratta fino a notte fonda in via del Terzolle. I partecipanti provenivano non solo da Firenze, ma anche da altre città come Bologna, Napoli, Pisa e altre ancora. La manifestazione si è svolta senza incidenti, ad eccezione dei disagi causati agli automobilisti.

Sul canale Instagram di Fatt.Pride (Fr0ci3, Anticapitalista, Antifascista, Terrone, Transfemminista) si leggono le seguenti motivazioni:

PARTIAMO INSIEME – TORNIAMO INSIEME
appuntamento da SUD (NA) per raggiungere LA PRIDE NAZIONALE @favolosk3_1812 / FIRENZE 30.09 – acquista il tuo biglietto a soli 15€

Portiamo la nostra esperienza e il nostro vissuto di persone queer e meridionali […] in una giornata nazionale di lotta, rabbia, gioia e riappropriazione dello spazio, in un momento in cui il Governo, i media, il sistema, attaccano frontalmente e apertamente i nostri corpi e le nostre esistenze, in un clima generale di aumento della repressione e del militarismo!Vogliamo portare in piazza i nostri corpi non conformi, eccentrici, non binari […] cresciuti ed oppressi in una parte del Paese, il Mezzogiorno, che per volontà politica dello Stato cammina da sempre ad un’altra velocità, costringendad una violenza che ci colpisce doppiamente: perché queer e perché meridional3, pover3, precar3, provenienti da territori sfruttati e fatti ammalare, dove le nostre condizioni di partenza determinano le nostre possibilità di arrivo

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Favoloskə (@favolosk3_1812)

 

La notizia viene riportata da Rai News, che associa i gruppi queer antagonisti e la comunità LGBTQI+ alle sponde anarchiche, con la solita modalità di “fare di tutto l’erba un fascio“. Rai News scrive infatti che si sarebbe trattato di “corteo promosso da sigle anarco-queer della galassia Lgbtqi+“. Nella Rai occupata dalla destra la propaganda anti-LGBTIQ+ passa anche attraverso la manipolazione delle informazioni.

 

anarco queer rai news
La notizia sul sito di Rai News

In verità a Firenze si è svolto semplicemente un “Pride antagonista”. Non è stato il primo e non sarà l’ultimo, per fortuna. Questo 2023 anzi ha visto il fiorire di molti Pride che prendono le distanze da quelli più istituzionali e “brandizzati”, leggi: Siamo tuttə diversə, l’onda dei Pride antagonisti.

È la dinamica mai ferma della cultura queer che non si adagia e non si adagerà mai. Dal Priot Pride di Roma, Indecoroso Oltre Tutto, dello scorso 1 Giugno, alla Marciona di Milano il 17 Giugno, dal Rivolta Pride a Bologna  al Free-k Pride a Torino,  e poi gli Stati Genderali con la marcia per Cloe Bianco, fino al Laguna Pride di Venezia, il 2023 segna l’emersione di molte realtà che prendono le distanze dal Pride ufficiale. Perché è proprio nella non ufficialità, che i movimenti queer più antagonisti vedono la possibilità di mantenere viva la protesta, altrimenti narcotizzata dal denaro e dai sistemi del profitto. Si legge quanto segue sulla pagina Facebook della Favo Loska a conclusione della due giorni iniziata Sabato con la marcia di Firenze:

La due giorni nazio-anale si è conclusa.
Abbiamo dimostrato che scendere in piazza senza permesso è possibile, oltre che necessario. Siamo partite e tornate insieme.
Tuttx lx corpx presenti hanno contribuito nel creare la piazza.
Abbiamo fatto capire che noi phroce se ci organizziamo possiamo prenderci tutto.
Abbiamo voluto ribadire che una pride è politica o non è.
Tutto questo è stato costruito orizzontalmente, senza gerarchie, e con l’aiuto pratico di chi ha partecipato.
Il giorno dopo abbiamo fatto capire che nella pratica dell’occupazione è possibile costruirci spazi assembleari di organizzazione, e nella Piena occupata abbiamo dato il via all’assemblea nazio-anale tra realtà e individue transfemministequeer ribelli.
L’assemblea ha avuto un’energia che ha reso palese la necessità di incontrarci e cospirare insieme tra phroce ribellx.
E adesso? Adesso la volontà è continuare in un percorso nazio-anale, costruendo una rete che ridia alla parola queer il senso di rivolta, di amore, di classe e di odio per l’oppressione.
La proposta è costruire una pride nazio-anale autogestita per l’anno prossimo, in territori dove di pride,forza e solidarietà queer c’è bisogno.
Mentre ci riprendiamo dalla due giorni, invitandovi ad attraversare la nuova spazia aperta per la settimana in via sighele, volevamo scrivere due righe per spiegare che non finisce con questa due giorni. Siamo solo all’inizio.
Stay tuned!
Se vuoi entrare nel percorso assembleare nazio-anale scrivici e lasciaci un contatto!
Ribellarci è possibile: facciamolo!
TRANSFEMMINISTX INGOVERNABILX!

 

Radicalizzare il movimento LGBTIQ+, stremarlo fino a provocare possibili reazioni “anarco-qualcosa” è l’obiettivo di chi poi potrà facilmente alzare il manganello, con la complicità di molte fette della società cosiddetta “moderata”. E così silenziare le richieste di spazio, rappresentanza, diritti e libertà. Ma lasciarsi addormentare dai finanziamenti pubblici, dai giornaloni che si tingono di arcobaleno e dai fiumi di denaro dei brand e delle multinazionali interessati a innescare meccanismi di profitto nel cuore delle spinte valoriali e delle richieste di parità di diritti, può essere ancora più pericoloso. E fatale.

 

Di seguito incolliamo il testo della rivendicazione della Lə Pride Favoloskə

 

 

PRIDE TRANSFEMMINISTA QUEER NAZIONALE – Concentramento ai Giardini della Fortezza ore 17:00, Firenze.

Le aggressioni subite dallx compagnx queer durante i pride a Firenze, Novara e Rimini, non sono una novità di quest’anno. Esse si inseriscono in un contesto di esasperazione da parte di un certo associazionismo lgbtqia+ che vuole cancellare politica e lotta dai pride. Questo clima, unito alla repressione dello stato, non ci farà tirare indietro o scadere in narrazioni vittimiste: una risposta di piazza significa costruire una realtà alternativa alle loro sfilate prive di ogni conflittualità e politica.

FAVOLOSE: Non siamo orgogliose di amare, o di essere uguali al resto dell’umanità. Siamo orgogliosx di aver preso a pietrate gli sbirri le notti di Stonewall, della Compton Cafeteria e dei White Riots. Orgogliose di aver sabotato a San Remo il congresso dei sessuologi con le fialette puzzolenti. Siamo orgogliose dellx femminellx sulle barricate, della potenza rivoluzionaria delle nostre lotte. Siamo orgogliose della nostra storia, di sapere bene come la nostra comunità ha preso le libertà che ha ottenuto: a pietrate sulle guardie, assaltando municipi e occupando case vuote, non certo votando il PD o scendendo a patti col potere.

LOSCHE: In un momento storico in cui il diritto di manifestare e di dissentire sta finendo sotto gli anfibi militari, ci preme ricordare che abbiamo smesso di chiedere il permesso di esistere tanto tempo fa. Scendere in piazza per noi significa prenderci uno spazio e non chiederemo scusa per farlo. In un paese che si fregia di diritti umani ma che utilizza ancora un codice fascista per la “pubblica sicurezza”, atto a reprimere la libertà di manifestare, che utilizza norme fasciste mai abolite per cacciare dalle città chi si ribella. Tra sgomberi, misure cautelari e preventive, “terrorismo” affibbiato sempre di più a chi lotta per case per tutti, contro la povertà e contro le discriminazioni. Ribadiamo che coloro che fanno vivere nel terrore, che, mentre blaterano di nonviolenza e dialogo, distruggono qualsiasi cosa intralci il loro cammino, sono i fautori di questo ordine.

ECOLOGISTE: La Terra è sotto attacco da quel capitalismo che sfoggia arcobaleni a giugno mentre devasta mari e terre. E’ nella nostra essenza di transfinocchie difendere la Terra. Non ci venderemo per un carro della coca cola al pride. Siamo solidali con chiunque agisca per difendere la Terra. Ci opponiamo a ogni grande opera che è utile solo a ricchi e padroni. Solidali e complici con la liberazione animale. Per poter sfrociare liberamente abbiamo bisogno di un pianeta dove non si soffochi, non di arcobaleni di plastica.

INCLUSIVE : Appiattire i pride non cancella la rabbia. “Il pride è per tutti” raccontano gli infami aggressori dell’associazionismo lgbt borghese e bianco. Certo, se se sei un bianco ghei cis borghese la polizia per te è utile. Ma ci siamo anche noi, che con la loro violenza abbiamo a che farci ogni giorno. Non dubitiamo che ciò sia incomprensibile a molti.Ciò che invece è semplice comprendere è il significato di inclusività: includere gli oppressi, non gli oppressori. La nostra pride include le migrantx che abbattono le frontiere, le lavoratricx e le disoccupatx, le ribellx, le redditatedicittadinanza, le bidelle lelle, le metalmeccaniche insorgenti, le puttane in lotta, le finoqquie che non arrivano a fine mese, le commesse stanche di sorridere a ricchi e padroni, le detenute in sciopero della fame e le recluse nei lager CPR. Chiunque senta che questo mondo non sia proprio il migliore possibile, ma non chi difende la miseria, i fili spinati, le galere. Non includeremo mai chi del fare guerra ai popoli ne ha fatto il proprio mestiere; il fascino della divisa non lo subiamo.

ANTIMILITARISTE: Non c’è guerra che come translellefroce sentiamo nostra. Non c’è stato né esercito che riconosciamo di pubblica utilità alla nostra comunità. Rifiutiamo la guerra, ma rifiutiamo anche la logica della sua accettazione passiva. Chi fa la guerra sappiamo benissimo chi è. Il nostro orgoglio è fermare i carichi di armi diretti al fronte, abbassare i profitti di chi con la guerra si compra lo yacht di lusso. Nella nostra comunità non c’è spazio per guerra ed eserciti, confini e muri. Il nostro pride è intralciare i loro piani in ogni maniera.

PROTAGONISTE: Sappiamo benissimo dell’uso strumentale del termine “antagonista” usato dall’associazionismo gay come dalla democrazia cristiana. Ci rivendichiamo di certo l’essere antagoniste verso il mondo capitalista, ma nel nostro pride ci sarà spazio anche per il nostro Protagonismo, quello di tutte le translellebiqueeraceunicornaliene che vi parteciperanno, perché è uno spazio che ci prendiamo per tutte noi e per quelle di noi che in piazza non ci possono essere più!

AUTODIFESE: Non ci protegge lo stato e non ci protegge la polizia. E non abbiamo alcuna intenzione di vendere le nostre cule per chiedergli di farlo. Sosteniamo profondamente la dignità di difenderci da sole e collettivamente. Costruiamo reti di autodifesa, costruiamo una comunità che davvero pensi al bene dell’altrx, e alla nostra sicurezza, autogestendocela come finocchie. Non siamo sicure in piazze piene di militari e volanti ma lo siamo in piazze piene di transphroce e alleate con cui costruire la nostra sicurezza.

SCIOPERANTI: Il lavoro non nobilita l’uomo e non nobilita noi transprocione. Lavorare per il profitto di pochi, guadagnare qualche spicciolo che non ci basta neanche per il mascara, ci priva di quella dignità di cui la comunità lgbtqia+ da sempre è estremamente fiera: la dignità di non cedere, di stare sempre a testa alta. Il nostro pride porta orgogliosamente solidarietà e complicità con tuttx coloro che stanno scioperando, picchettando, bloccando la produzione, che mandano a fanculo il proprio capo, che non hanno la forza di farlo ma vorrebbero. Mentre arcigay & Co si fa sponsorizzare da Deliveroo e altri sfruttatori, ci rivolgiamo alle froce e alle alleate nelle fabbriche, nelle grandi catene, a tutte coloro che di essere costrette a dare i propri giorni a infami sfruttatori, non ne possono più.

SIEROPOSITIVE: La nostra pride è orgogliosamente infetta, rifiuta ogni stigma e violenza che colpisce le persone. Non c’è colpa nell’avere una malattia, siamo orgogliosamente tutte infette e a difesa delle nostre sorelle. Non dimentichiamo il ruolo di stati e polizie nel lasciarci morire durante una pandemia, gridiamo rabbiosamente vendetta per tutte quelle che abbiamo dovuto piangere per l’ignavia di una società che ora ci chiede pure di stare in silenzio.

OCCUPATE: La casa è un diritto. Eppure nessunx di noi quasi ha una casa dove stare. In una città con migliaia di edifici vuoti rivendichiamo la pratica di togliere un po’ di lusso ai signori della città e costruire sfamiglie in case strappate alla speculazione. La nostra pride è schierata contro ogni sgombero e sfratto. Non si può pagare 600 euro al mese per una stanza, prendiamoci le case e non paghiamo più!

DEGRADATE: La gentrificazione e la repressione del decoro ci rende impossibile vivere nelle nostre città. Certa parte di associazionismo lgbt+ ha strizzato l’occhio a queste politiche per avere spazi commerciali e brandizzabili nel lunapark turistico. Alla norma decorosa reagiamo con il degrado dei nostri corpi fastidiosi, la nostra povertà disturbante. Ai Dehors contrapponiamo piazze piene di vita e orge nelle pubbliche vie, quartieri restituiti a chi li abita e ritorno delle comari di quartiere al posto delle guardie. Rivogliamo la nostra città e vogliamo viverci senza dover vendere un rene. Vogliamo i quartieri pieni di vita e non di merce e turismo di lusso. La nostra pride non sarà una parata per i selfie dei turisti. Siamo il degrado che non riuscite a ripulire. Ogni student hotel e Airbnb saranno occupati!

SCARCERATE: Il carcere è parte del problema non della soluzione. Se il carcere fosse una cosa davvero funzionante, ce ne dovrebbero essere sempre di meno. Il fatto che invece aumentino dà una chiara spiegazione del loro vero ruolo: discariche sociali dove allontanare chi sbaglia e non risolvere minimamente le problematiche di questa società che, spingendo alla miseria quasi tutti, non ha altra soluzione che manganelli e gabbie. Abolire il carcere è necessario, e non c’è transfemminismo in un mondo che ha bisogno del carcere.

ANTIRAZZISTE: Sappiamo bene i pilastri su cui si regge questa società. Non basta come fanno i pride ufficiali scrivere antirazzismo e far due interventi per fermare il razzismo. Con i governi stragisti, con chi fa patti con gli sgozzagole libici, con chi costruisce lager (Cpr) in tutta Europa, con chi alza muri alle frontiere e schiera polizia, con chi fa affogare gente in mare, non abbiamo niente da spartire. Non c’è partito che non abbia fatto guerra ai migranti, usando poi le istanze lgbtqia+ per pulirsi la faccia, ben accolto da quei traditori dell’associazionismo gay borghese. Tutta questa ipocrisia deve finire. L’Europa sta facendo un genocidio, e tutti i suoi governi ne sono complici. La nostra Pride vuole ribadire l’odio per il razzismo di stato, il sostegno alle rivolte e alle resistenze dei migranti in Italia e alle frontiere. Libertà per tuttx lx migrantx! Distruggiamo i confini di genere e prendiamo a pietrate quelli degli stati!

Il 30 settembre vogliamo dare una risposta di piazza che ridia senso al concetto di pride, di queer, di rivolta e di lotta. Questo è quello che vogliamo costruire, invitando tuttx quellx che sono stanchx di brand, sponsor e polizia ai pride, a scendere in piazza.

Un pride costruito da e per le persone lgbtqia+. Un pride di lotta intersezionale, che riconosce che la lotta per la libertà è una sola. Una pride che dia spazio ai nostri corpi brutti, non conformi, disabili, neurodivergenti, e non a vetrine di corpi normati dall’estetica imposta.
Un pride schierato in modo chiaro contro ogni discriminazione, che abbatta l’ipocrisia di collaborare con chi ogni giorno ci attacca e ci agisce violenza.
Un pride autogestito, ribelle, gratuito, senza profitto. Un pride che festeggi le sassate di stonewall, le ribellioni in giro per il mondo, come fu concepito alla sua nascita. 

 

 

in copertina foto da La Nazione + foto del corteo dalla pagina facebook Favoloska

 

 

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.
Avatar
johnwhite 2.10.23 - 13:56

Ecco quando anche un omosessuale può essere omofobo: "froci3", quando il termine senza schwa è usato per lo più nel descrivere maschi anche al femminile. Vi ringrazio per esservi palesati in questa pochezza.

Trending

Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood

Ornella Vanoni “Senza fine”: Madame, Elisa, Calcutta, Mahmood, Patty Pravo e tutti gli ospiti di due concerti che passeranno alla storia

Musica - Emanuele Corbo 25.4.24
Gianna Ciao GIornata Visibilita Lesbica

Gianna Ciao, le lesbiche durante il fascismo e la Giornata Mondiale della Visibilità Lesbica

Culture - Francesca Di Feo 26.4.24
Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per "problemi di salute" - Kim Petras 1 - Gay.it

Kim Petras cancella tutti i concerti estivi per “problemi di salute”

Musica - Redazione 26.4.24
Justin Bieber Jaden Smith

Il video del corpo a corpo d’amore tra Justin Bieber e Jaden Smith infiamma gli animi e scatena gli omofobi

Musica - Mandalina Di Biase 22.4.24
meloni orban

Ungheria, condanna del Parlamento Europeo, ma la destra italiana vota contro

News - Redazione Milano 25.4.24
Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: "Un sogno diventato realtà" - Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri genitori - Gay.it

Simon Porte Jacquemus e Marco Maestri sono diventati genitori di Mia e Sun: “Un sogno diventato realtà”

Culture - Redazione 23.4.24

Hai già letto
queste storie?

Nicolas Maupas con Alessandro Gassman in "Un Professore"

Un Professore 2, intervista ad Alessandro Gassman: “Non c’è omobitransfoba? Ai nostri politici dico di tornare in Italia” – VIDEO

Serie Tv - Federico Boni 14.11.23
cremona pride: 6 luglio 2024

Cremona Pride 2024: il 6 luglio

News - Giorgio Romano Arcuri 12.12.23
Folle d'Amore, arriva il film Rai su Alda Merini con Laura Morante e Federico Cesari. Il trailer - Folle dAmore cover - Gay.it

Folle d’Amore, arriva il film Rai su Alda Merini con Laura Morante e Federico Cesari. Il trailer

Culture - Redazione 8.3.24
Domenico Cuomo, Un professore

Domenico Cuomo, da “Mare Fuori” a “Un professore”: è lui la nuova star della GenZ

Culture - Luca Diana 30.11.23
Varese Pride 2024: sabato 22 giugno - varesepride 22giugno 2024 1 1 - Gay.it

Varese Pride 2024: sabato 22 giugno

News - Redazione 28.2.24
"Noi e ...", questa sera Mara Venier e Loretta Goggi per la prima volta insieme a sostegno dell'Unicef - Mara Venier e Loretta Goggi 2 - Gay.it

“Noi e …”, questa sera Mara Venier e Loretta Goggi per la prima volta insieme a sostegno dell’Unicef

Culture - Redazione 22.11.23
Taiwan Pride - Taipei, 28 ottobre 2023 - foto: IG

La Cina trema, al Taiwan Pride 180.000 per la più grande marcia LGBTQIA+ dell’Asia Orientale

News - Francesca Di Feo 30.10.23
tuscia pride 2024, 1 giugno a viterbo

Tuscia Pride 2024: a Viterbo sabato 1° giugno

News - Redazione 29.3.24