Ad appena sei anni ha già vinto la sua prima battaglia per l’affermazione della sua identità. E’ Coy Mathis, una bimba di sei anni del Colorado che, nata maschio, si sente femmina fin da quando aveva appena 18 mesi e vive come una bambina da quando aveva quattro anni. I genitori assecondano il suo genere di elezione perché, come hanno spiegato alla stampa statunitense, non si tratta di un capriccio. La bimba, infatti, a quattro anni è stata portata presso l’American Psychiatric Association dove le è stato diagnosticato un disturbo dell’identità di genere (che non è più classificato come malattia mentale). Coy aveva chiesto, al suo primo anno di scuola, di usare il bagno delle bambine, ma l’istituto le aveva negato il permesso. A prendere a cuore il suo caso sono state le associazioni che si battono per i diritti delle persone trans ovvero il Transgender Legal Defense and Education Fund oltre alla Glaad.
E alla fine la Divisione per i Diritti Civili dello stato del Colorado ha dato ragione alla piccola Coy che potrà dunque usare il bagno delle bambine della Eagleside Elementary School di Fountain, un sobborgo di Colorado Springs.
La battaglia non è stata facile per Coy e per la sua famiglia che, quando la scuola fece sapere i non poter più permettere alla bambina di usare il bagno delle femmine, aveva deciso di ritirarla dall’istituto e farla studiare in casa. Alla fine, però, la Divisione per i Diritti Civili ha definito discriminatorio il comportamento della scuola che si basava solo sul fatto che nel certificato di nascita Coy era classificata come maschio.
“Questa sentenza manda un messaggio chiara a tutti gli studenti transgender che non devono essere bersaglio di discriminazioni e che devono essere trattati con equità – ha dichiarato il direttore del Transgender Legal Defense and Education Fund -. E’ una vittoria per Coy e un trionfo per l’equità”.
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