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Donna sposa la stazione dei treni: “È come essere lesbica o bisessuale”

“Non ho nessuno con cui parlare della mia relazione con Daidra” confida con rammarico Carol.

Donna sposa la stazione dei treni: "È come essere lesbica o bisessuale" - matrimonio santa fe 4 - Gay.it
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In mezzo a coppie che si sposano dopo un paio d’anni di conoscenza, spicca la storia di Carol, che ha scelto di convolare a giuste nozze con la stazione dei treni di Santa Fe dopo 36 anni d’amore.

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Sì, avete capito bene: Carol, 45enne di San Diego, si è sposata con lo scalo ferroviario di Santa Fe, come ha raccontato in un’intervista al Sun. L’unione, come facilmente intuibile, non è giuridicamente vincolante, ma la donna si è detta felice di aver coronato il sogno di una vita. “Sì, mi sono sposata con Daidra. È stato il giorno più felice della nostra vita. Sono innamorata di lei sin da quando ero bambina, avevo nove anni quando l’ho conosciuta“.

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Il rapporto con Daidra è solido: ogni giorno si vedono, si raccontano di quello che fanno e creano un’intimità che molti, secondo Carol, dovrebbero invidiare. “Ogni giorno faccio 45 minuti di autobus per trascorrere del tempo con l’edificio. Quando arrivo lì la saluto e cerco di parlarle in modo che nessuno se ne accorga. La tocco, anche, e mi appoggio a lei con i miei vestiti”. Il sesso – rigorosamente soft – va a gonfie vele: “Non ho mai fatto sesso in pubblico con Daidra, non lo troverei rispettoso per i passanti, ma adoro il contatto di un bacio e di un abbraccio”.

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Carol, che da anni lavora come volontaria per alcuni gruppi di sostegno emotivo, rivendica il diritto di provare attrazione emotiva e sessuale nei confronti degli oggetti: “La sessualità dell’oggetto esiste e non è una malattia mentale come i media vorrebbero. È la nostra sessualità ed è proprio come essere lesbica o bisessuale, non siamo pazzi”. Il suo sfogo è amaro: “La gente non capisce. Mi sento veramente sola a non avere nessuno con cui parlare di queste cose confida quasi rassegnata.

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