Come si fa a non volere bene a Elly Schlein?
Anche volendo, ogni mossa della nuova segretaria del PD è un’ondata di freschezza che vorremmo vedere più spesso.
Questo martedì 21 Marzo, in una sola giornata, l’abbiamo vista in piazza a Milano per la Giornata contro le Mafie e in serata ospite da Alessandro Cattelan, condividendo aneddoti del passato e molto altro.
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In prima serata Schlein racconta che tifava Milan finché non ha capito che c’era dietro Berlusconi (“Ora simpatizzo per il Bologna” specifica), si scusa per i tweet al vetriolo su Marco Travaglio nel 2013 (“Ci siamo fatti una risata”) e quelli a Fabio Fazio nel 2014 (“Solo noi prendiamo le due voci più sgradevoli dello spettacolo italiano per condurre il programma più lungo dello spettacolo italiano“ scrisse all’epoca), e ribadisce che chi imbratta le statue andrebbe almeno ascoltato (“Non dobbiamo fare l’errore di guardare troppo il dito e non la luna. Stanno solo chiedendo di ascoltare la scienza”).
Ciliegina sulla torta? La segretaria del pd intona Imagine di John Lennon mentre Cattelan, ironicamente “lascivo” e spalmato sul pianoforte a coda, canta accompagnato dal pubblico.
Non un brano scelto a caso, ma “una canzone che ha sentito in piazza contro le mafie” spiega Schlein.
Un brano che è inno universale di incontro, riappacificazione contro le diversità, che oggi come nel 1971, immaginava un mondo migliore.
Con un imprevedibile sketch musicale la segretaria del partito democratico ribadisce di non cedere alle intolleranze del nostro governo (solo sabato scorso era tra i 10.000 in piazza alla difesa delle Famiglie Arcobaleno) e al contempo, conferma il proprio status di icona pop. In assoluta non chalance e grande autoironia.
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