Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, è tornato ancora una volta a sostenere pubblicamente la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
Si tratta del suo quarto intervento diretto nel giro di poche settimane, il secondo in appena 24 ore. “Ho incontrato il nostro deputato Alessandro Zan“, ha scritto Letta su Twitter. “L’ho incoraggiato e gli ho confermato il nostro impegno perché diventi legge il DDL Zan. Perché ci si può occupare sia di riaperture che di diritti. E se si fanno bene entrambe le cose, la società sarà migliore. No al benaltrismo“.
Parole chiare e inequivocabili, quelle del segretario Pd, rivolte ai senatori e deputati del Partito Democratico, agli elettori, agli alleati, ai partiti del governo Draghi e anche all’opposizione targata Giorgia Meloni, che da mesi grida al belatrismo dinanzi ad un Senato che trova però poi tempi e modi per ristabilire il vitalizio di Formigoni.
Da parte di Zan, già ieri sera, l’ennesimo appello al senatore leghista Ostellari, presidente di Commissione, affinché calendarizzi la legge: “La Presidente Casellati ha abbinato i testi di legge contro l’omotransfobia. Il Presidente Andrea Ostellari calendarizzi la discussione sul ddl Zan come richiesto dalla maggioranza della Commissione Giustizia e consenta al Senato di esprimersi. Ora davvero non ci sono più scuse“. Da parte di Ostellari, per ora, nessuna replica.
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