Il prossimo 26 maggio l’Italia è chiamata ancora una volta alle urne per le Europee 2019. La campagna elettorale è ormai nel vivo, e i programmi dei partiti sono già pronti per essere consultati dagli indecisi. Noi abbiamo spulciato i programmi dei maggiori partiti, per scoprire chi intende portare al Parlamento Europeo la questione LGBT. Come si può immaginare, alcuni hanno solamente sfiorato l’argomento, inserendolo nel testo, altri gli hanno dedicato un’intera sezione in modo approfondito.
Su sette partiti analizzati, solo cinque parlano di LGBT e diritti, naturalmente in modo più o meno diverso l’un dall’altro. Vediamoli nel dettaglio.
I programmi dei partiti per le Europee 2019
Ambiente, immigrazione clandestina, accoglienza, economia, austerità, investimenti ed economia sono i temi più discussi e sono parte fondamentale in tutti i programmi.
In una elenco assolutamente casuale, partiamo dal Partito Democratico. I termini LGBT, omosessualità e gay non vengono mai citati. Il primo punto interessante si riferisce alla parità di salario tra uomo e donna, eliminando così il gap che si è creato tra i due generi. Questo è un punto che si ritrova spesso in quasi tutti i programmi. Prestando attenzione alle 20 pagine presentate, si arriva poi a un progetto mirato a garantire la piena uguaglianza, l’estensione dei diritti e la lotta verso le discriminazioni attraverso l’adozione di una “direttiva orizzontale”. Questo piano mirerebbe a far valere i diritti di uguaglianza in tutti i Paesi membri dell’UE. Quindi, anche il PD intende dare il suo contributo alla lotta contro la discriminazione, ma si mantiene piuttosto generale.
Rimanendo sempre a sinistra, tocca a +Europa, che si rivela più coraggiosa nell’affrontare certi temi. La parola diritti balza subito all’occhio, ma non specifica a quali si riferisce. Ma andando all’ultimo punto del programma, ecco la sezione che ci interessa. Coppie omosessuali, orientamento sessuale, LGBT riempiono l’ultimo capitolo della proposta di +Europa, in cui si conferma l’intenzione di procedere al riconoscimento dei diritti LGBT in tutti i Paesi EU, a parlare di famiglia arcobaleno ed eliminare il gap uomo – donna.
Passiamo invece ora all’area di centro-destra, a Forza Italia. Non c’è molto da dire nel partito di Silvio Berlusconi. Si parla di un’Europa unita che possa racchiudere tutto l’Occidente, comprendendo anche la Russia. Immigrazione, ambiente ed economia poi sono i temi caldi. Nessun riferimento a discriminazioni, uguaglianza e diritti.
Il percorso continua con il Movimento Cinque Stelle. Sul campo dei diritti rientrano le donne, i disabili, la maternità, la proposta di un salario minimo europeo. Si parla poi di erasmus, salute, economia e investimenti, lotta alla criminalità e immigrazione. Tema diritti LGBT non pervenuto.
Sorprendentemente, Fratelli d’Italia cita i termini uguaglianza, gender, GPA. Naturalmente, in modo negativo. Se prima vuole rilanciare l’economia italiana attraverso una riforma della BCE, il made in Italy e una serie di investimenti, passa poi alla lotta all’ideologia gender e all’utero in affitto, parlando di uguaglianza, battendosi per i valori della cristianità. Un programma un po’ contorto.
Ritornando a sinistra, troviamo i due partiti che, assieme a +Europa, hanno parlato direttamente di LGBT. Sono Europa Verde e La Sinistra. Per il primo, la difesa dell’ambiente edella salute sono punti prioritari. Ma anche imporre un’economia sostenibile, riformare le leggi sull’immigrazione, la giustizia e intervenire per assicurare la parità di genere e difendere la possibilità di abortire. Si parla poi anche dei diritti, e si cita “lotta alle discriminazioni e violenze contro la comunità LGBT“.
La Sinistra, accanto a immigrazione, cultura, piano sud a livello europeo, ambiente e commercio equo e sostenibile, parla di diritti: “affermazione dei diritti LGBT, GPA, aborto e salute sessuale sempre accessibili e contrasto alla differenza di genere”.
Nella lista dei programmi per le Europee 2019 non è stata inserita la Lega, perché più che un programma ha pubblicato un documento politico. Nei sei punti elencati, si parla di diritti fondamentali ma ogni tema non è stato approfondito. Dalle dichiarazioni fatte durante la campagna elettorale, il partito vede un’Europa contro l’immigrazione, che rispetta le leggi nazionali soprattutto in ambito economico, alla libertà di espressione e alla possibilità dei popoli di identificarsi per culture e caratteristiche specifiche.
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