Sanremo: le esibizioni cult degli ospiti che hanno segnato la storia del Festival

Dal playback dei Queen nel 1984 all’imperfetta esibizione delle Spice Girls nel 1997, dall’iconico duetto Elton John feat. RuPaul del ‘94 ai fischi per i Placebo nel 2001. Tutte le migliori performance internazionali della storia del Festival di Sanremo in questa classifica.

Sanremo: le esibizioni cult degli ospiti che hanno segnato la storia del Festival - Elton John e RuPaul - Gay.it
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Il Festival di Sanremo è giunto alla sua 69esima edizione, ma la sua storia non è fatta soltanto di brutte canzoni e momenti imbarazzanti, anzi. La dose massiccia di noia che in particolare quest’anno caratterizza la conduzione Baglioni-Bisio-Raffaele mi ha portato tuttavia a trovare rifugio in alcuni momenti indimenticabili dello show nazionalpopolare. Ebbene, da Sanremo negli anni sono passate le più grandi star del rock e del pop, regalando performance che sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo. I Queen nel 1984 furono introdotti al pubblico da Pippo Baudo e Beppe Grillo, ma a causa della dalla politica della tv italiana del tempo Freddie Mercury fu costretto a cantare “Radio Ga Ga” in playback, generando non poche polemiche. Il mitico frontman, prese le distanze da quell’esibizione e non fece nulla per mascherare il “fake” sonoro, infatti allontanò più volte il microfono dalla bocca, mostrando chiaramente il playback. Andò meglio a Whitney Houston, ospite nel 1987. Forte del travolgente successo del suo primo album, intitolato semplicemente Whitney, con “All At Once” galvanizzò l’Ariston che chiese e ottenne addirittura il bis. I Duran Duran cantarono “Wild Boys” nel 1985 con un Simon Le Bon infortunato al piede (si era fatto male durante una passeggiata sugli scogli di Sanremo). E poi ancora band di culto come The Smiths (1987), U2 (2000), Kiss (1981), Rem (1999). In questa edizione pare non ci saranno ospiti internazionali, e già questo la dice lunga, ma chi non avesse vissuto quei momenti in diretta o chi semplicemente per spirito di sopravvivenza volesse tuffarsi in una sanissima operazione nostalgia può contare su questa classifica che riassume dieci delle più belle esibizioni che hanno fatto la storia.

10. Britney Spears – I’m not a girl, not yet a woman (2002)
Siamo ancora nella fase Britney ragazza dolce della porta accanto. Il brano prescelto è perfetto per il pubblico dell’Ariston. In quella stessa edizione anche Destiny’s Child, Kylie Minogue e Alanis Morissette. Bei tempi.



9. Take That – Relight My Fire (1994)
«Ascoltiamo questo motivo che si balla in tutte le discoteche d’Italia e d’Europa», esclamava un Pippo Baudo coperto dalle urla delle fan in visibilio. «Ricordo pizza e pasta buonissime e i gruppi di ragazze che urlavano quando passavamo dai cancelli», ha ricordato poi a distanza di anni Robbie Williams. La boy band ritornò anche l’anno successivo con la hit “Sure”.



8. Depeche Mode – Stripped (1986)
Dave Gahan al massimo splendore. Un momento incredibilmente dark per il Festival di Sanremo, con i versi “voglio vederti nuda fino all’osso” del singolo bomba estratto dall’album Black Celebration. Cantarono in playback, ma quanto erano fighi!!!



7. Spice Girls – Say You’ll Be There (1997)
Le ragazze scherzavano sul palco prima di cantare, ma la performance non fu tra le più memorabili. Rimane comunque un momento iconico della tv italiana, anche perché a introdurre le Spice Girls sul palco c’era, niente meno che, Valeria Marini.

6. Blur – Charmless Man (1996)
Blur che montano sul palco in playback e senza Graham Coxon alla chitarra, sostituito con un cartonato a grandezza naturale. Era l’epoca in cui gli artisti internazionali facevano tendenza ed è incredibile pensare che la band simbolo del Brit Pop, la stessa che ha riempito Hide Park a Londra più volte, fosse sul palco del Festival di Sanremo nel 1996.



5. David Bowie – Little Wonder (1997)
Mike Buongiorno presenta David Bowie. A pensarci, fa ancora male. Ma il conduttore introduce il Duca Bianco pronunciandone perfettamente il nome (bòui, non bàui). La bellezza di quel pezzo jungle rock fa tutto il resto. Ci manchi David.



4. Elton John & RuPaul – Don’t Go Breaking My Heart (1994)
Ennesima edizione condotta da Pippo Baudo. Fra gli ospiti spicca Elton John che, in una sobria giacca viola abbinata a una camicia gialla a fiori, canta in un playback appena percettibile la versione dance di “Don’t Go Breaking My Heart”. Ad accompagnarlo, c’è un personaggio particolare, sconosciuto tanto ai dirigenti Rai seduti in prima fila, quanto agli spettatori a casa: una drag queen di colore, altissima, con un’enorme parrucca bionda e un vestito in taffetà verde fluo. È RuPaul Charles, la persona che cambierà per sempre la percezione della comunità gay in America. Il momento in assoluto più rainbow del Festival di Sanremo, ma soprattutto una lezione di storia per tutti i giovani fan italiani di RuPaul Drag Race.



3. The Cranberries – Salvation (1996)
Dolores O’Riordan portava sul palcoscenico un messaggio sociale piuttosto forte: disincentivare l’uso di droghe. A piedi scalzi, rasata, bellissima. I Cranberries ritornarono anche nell’edizione del 2002 con Analyse e nel 2012, con Gianni Morandi, Rocco Papaleo e Ivana Mrazova conduttori. Un omaggio del Festival a Dolores risulta tuttavia ancora non pervenuto.



2. Madonna – Frozen (1998)
«Cosa canta? “Frozen”? Si vede che si è ispirata al mio camerino…. » così, Raimondo Vianello presentò l’esibizione sanremese di Madonna. Attorniata da una sezione d’archi e da William Orbit alle tastiere, la star propose il primo singolo estratto dall’album “Ray of Light”. Il finale del brano venne coperto dalle urla dei fans, mentre Vianello dopo qualche momento di non-comunicazione (lei non parla italiano, niente inglese per lui) e qualche impenetrabile occhiata alla signora Ciccone, la liquidò con un perentorio “dobbiamo andare avanti”, accompagnandola con un gesto verso l’uscita. Ma puoi? Riportiamo un’agenzia dell’epoca di Francesco De Vincentis, presidente dell’Italian Madonna Fan «Da stamattina non faccio altro che rispondere alle chiamate di fan che ce l’hanno con Vianello. Il presentatore ha avuto un comportamento offensivo nei confronti della nostra star: non le ha rivolto la parola, ha detto solo che se ne poteva andare via, come fosse una ragazzina. Per noi era un’occasione importante e Vianello se l’è lasciata scappare. Peraltro Madonna era in grande forma e ci è sembrata molto disponibile tanto è vero che le uniche battute le ha dette lei prima di essere congedata in quel modo da Vianello. Madonna è una star di prima grandezza con milioni di fan in tutto il mondo: per quale motivo Vianello ci ha tolto questa possibilità? Non sapeva l’inglese? C’era la Herzigova che parla inglese, avrebbe potuto fargli due domande. In fondo si tratta dell’unica vera star del Festival di Sanremo, avrebbe meritato un trattamento migliore».

Madonna – Frozen (Festival di Sanremo 1998) from Madonna History on Vimeo.

1. Placebo – Special K (2001)
Prima il dito medio alzato in favore di telecamera, poi una chitarra spaccata contro un amplificatore. Una provocazione da manuale diretta al pubblico ingioiellato e impellicciato dell’Ariston. La platea sconvolta fischia e urla “buffone”. «Ci sembrava la reazione più adatta, a quel tempo» ha rivelato in un secondo momento Brian Molko. «Eravamo scazzati perché nessuno ci aveva detto come era il Festival. Ci sembrava di essere finiti in mezzo a una sciarada. A nessuno gliene fregava assolutamente niente di noi. Quando venne il nostro momento, c’erano in platea tutti questi vecchi grassi in giacca e cravatta, con le loro donne in abito da sera. Qualcosa ha fatto click nella mia testa ed è scattata una reazione primordiale. Vaffanculo tutta ’sta roba, mi sono detto; non dovrei nemmeno essere qua! La sola cosa che mi è rimasta impressa nella memoria era la gente che dalla sala mi gridava: “Pezzo di merda”». Riuscite a immaginare qualcosa di più meraviglioso? Io no.



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