Sui social queer il coro è stato unanime: Marco Mengoni dovrebbe vincere anche quest’anno Sanremo. La sua esibizione di Due vite ha ammaliato in verità un pubblico immenso: il 65% degli Italiani ha guardato ieri sera Sanremo e durante l’esibizione medley della popostar c’erano più di venti milioni di cuori sintonizzati con la sua energia, contando tv e piattaforme digitali. La standing ovation di un intero paese, insomma.
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Il vincitore della scorsa edizione ha affiancato Amadeus alla co-conduzione ed è stato il super-ospite della serata. Durante la quale non ha mancato di lanciare messaggi di uguaglianza e parità di diritti.
Ieri durante la conferenza stampa del mattino Marco aveva parlato della propria fragilità:
“Non credo si debba uscire dalla fragilità, ma bisogna trovare gli strumenti per gestirla, educandoci. Io mi aiuto con una psicoterapeuta e con lei parlo di tutto, dico tutti i miei pensieri e li chiamo giochi”.
Proprio un anno fa da Sanremo Marco aveva rilasciato una sua riflessione a Gay.it alla nostra domanda su quale sia la fragilità di cui è più orgoglioso (il suo video risposta a Gay.it qui >)
Marco Mengoni antifascista
E ieri Marco si è fieramente dichiarato antifascista. Sempre durante la conferenza Lucci di Striscia aveva chiesto ad Amadeus: “Ti puoi dichiarare antifascista?”. Domanda pertinente, in relazione al fatto che in questo paese c’è una presidente del Consiglio che ad oggi non ha mai dichiarato di essere antifascista. Il direttore artistico del Festival aveva timidamente risposto “Sì”. Il povero Amadeus sente le pressioni della destra più di quanto voglia dissumalre, e si è visto in quel preciso frangente in cui è parso non trovare l’immediato coraggio di dichiarare “Sì sono antifascista“. Amadeus ha detto semplicemente: “Sì”. Ma Mengoni, pochi secondi dopo, ha energicamente preso in mano la situazione e ha pronunciato senza infingimenti:
“Sì, io sono antifascista”.
Poi Marco ha tessuto le doti melodiche di Bella Ciao e a quel punto Amadeus in cuor suo ha preso coraggio per buttarsi e i due sono finiti a cantare Bella Ciao e tutto è diventato immensamente virale sui social (grazie soprattutto a Marco).
SANREMO | Lucci fa cantare “Bella ciao” ad Amadeus e Mengoni. “Potete definirvi antifascisti? Si'”. Il coro nella sala stampa #ANSA #Sanremo2024 pic.twitter.com/HZLyCkTcIH
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) February 6, 2024
A proposito del direttore artistico, Mengoni ha avuto parole di elogio, confermando di aver ricevuto da Amadeus libertà di azione. A un certo punto Mengoni in conferenza ha detto:
“Amadeus ha portato tutte le sfumature rainbow della musica, è stato impeccabile”
TUTTI I BACI HANNO GLI STESSI DIRITTI #Sanremo2024 pic.twitter.com/WVdvC1JGv6
— Marco Mengoni (@mengonimarco) February 6, 2024
Ma è durante la prima serata del Festival che Mengoni non si è lasciato scappare l’occasione di sottolineare che “tutti i baci hanno gli stessi diritti“. È accaduto durante la gag dei preserbacini, una delle matte trovate con le quali Mengoni ha farcito le sue incursioni da co-co all’Ariston.
Con l’avvento dell’estrema destra al governo, molte sono state le pressioni dai piani alti della Rai-Tele-Meloni contro il famoso bacio tra Rosa Chemical e Fedez e la delirante e inesistente “deriva gender-LGBT”. Non si dimentichi che sul palco dell’Eurofestival Mengoni aveva sventolato la bandiera Progress Pride (oltre a prendere posizione apertamente contro il Governo Meloni sulle famiglie arcobaleno).
Ieri sera Mengoni ha voluto scherzare sul bacio Rosa-Fedez e ha distribuito dei gadget totalmente inventati, grazie ai quali si ironizzava sulla possibilità di scambiarsi baci protetti da una pellicola tipo-profilattico. In quel momento, il due volte vincitore di Sanremo ha infilato la frase:
“Tutti i baci hanno gli stessi diritti”
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