Il festival internazionale del cinema erotico torinese Fish & Chips punta a ridefinire la coppia aperta anche secondo la triangolazione classica, pare diffusissima, sia tra i gay che gli etero (marito, moglie, amante).
Nella terza edizione del festival, in programma al cinema Massimo di Torino da stasera a domenica 21, tre omaggi erotici: alla regina dei drag kings, Diane Torr, scomparsa lo scorso maggio, all’attrice britannica Teresa Ann Savoy e al regista porno Radley Metzger. Tra i cinque film fuori concorso, tre sono d’interesse queer: il doc d’apertura Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sex di Ovidie sullo sfruttamento delle attrici nell’hard 2.0, Man for a Day di Katarina Peters sull’omonimo seminario che conduceva Diane Torr, il classico Salon Kitty di Tinto Brass con la Savoy.
Tre mostre curiose (Clorofilla – un erbario erotico, Gonzo – Mostra soggettiva sull’editoria ‘sporca’ italiana, L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973) e tre laboratori: il workshop esperienziale di drag king Il re è nudo! Sabato 14.30 alla Cavallerizza (Ir)Reale, Introduzione al piacere anale per lei e Genitalia sulla rappresentazione dei genitali femminili.
Tra i film italiani, le due anteprime assolute, Un Grande Progetto di Giuseppe Longinotti e ISVN – Io Sono Valentina Nappi di Monica Stambrini. In anteprima internazionale, alla presenza degli autori, La Petite Mort di Boja Segarra Bueno e Strawberry Bubblegums di Benjamin Teske.
“Drag King, classici porno chic, erbari erotici – spiega l’ottima direttrice Chiara Pellegrini – Anche quest’anno Fish&Chips Film Festival non mancherà di stupire e incuriosire il pubblico con la sua variegata offerta. Una terza edizione organizzata con entusiasmo e spensieratezza, in un periodo in cui occuparsi di cultura è sempre più complicato e faticoso. Ma il pubblico, soprattutto quello giovane, ci ha sempre sostenuto, spronato, e ha dimostrato di avere voglia di riflettere e divertirsi insieme a noi circa i temi legati alla sessualità. E noi è proprio questo che vogliamo: far conoscere nuove realtà e pratiche, approfondire le vecchie, mostrare alternative e discutere la norma, con la gravità che il tema comporta, ma senza dimenticare la gaiezza che ne è strettamente legata”.
Molte le opere presentate a tematica LGBT tra i 43 film in competizione: potremo vedere venerdì sera alle 20.30 il nuovo lavoro del regista di Interior. Leather Bar. Travis Mathews, il thriller Discreet, annunciato come “cupo e claustrofobico”. Il solitario Alex (Jonny Mars) sogna d’incontrare una youtuber new age ma ha rapporti occasionali con uomini in saune e motel. Finché non scopre l’identità di chi lo violentò quando era un bambino e medita vendetta.
A seguire la favola camp-hard svedese Vem ska knulla pappa? (Chi scoperà papà?) di Lasse Långström in cui s’immagina una foresta oscura e impenetrabile in cui si pratica cruising che diventa terra d’elezione di una nuova umanità orgogliosamente queer e sessualmente libera. Mentre prende corpo questa sfrenata comunità silvestre, la luna osserva dall’alto masturbandosi languidamente.
Sabato alle 16.30 è in programma il doc giapponese Bai Bai Boizu (Ragazzi a pagamento) di Itako sul fenomeno degli “urisen”, escort gay che si prostituiscono a Shinjuku-Ni Come, il quartiere della movida notturna di Tokyo.
I cortometraggi scelti fra 815 iscritti sono divisi in due sezioni, soft e XXX. Tra questi ultimi da non perdere tre titoli: il tedesco Aspik di Doxytocine e Theo Meow su un esperimento della performer genderqueer Finn Peaks; The Toilet Line di Goodyn Green prodotto dalla combattiva Erika Lust sull’incontro fiammeggiante tra due donne nel bagno di un club berlinese; l’estremo Protokolle di Ian Soldat su tre uomini che desiderano essere macellati e divorati.
Tra gli incontri in programma, venerdì 19 alle 20.30 al Blah Blah di via Po 21, Stefano Stefanini presenterà il progetto Inter(sectional) views, un documentario volto a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche come la multidiscriminazione, raccontando come varie categorie biologiche, sociali e culturali interagiscano a molteplici livelli. L’artista Irene Pittatore presenta domenica 19, sempre al Blah Blah il suo nuovo progetto Queer Portraits con un’anteprima sulla serie fotografica You As Me.
Istantaneamente già stracult il progetto Mettici il culo: il fotografo Pietro Distefano gestirà un piccolo set fotografico itinerante aperto a tutti i maggiorenni per ritrarre il lato B di chi, metaforicamente, “ha messo il culo” per supportare il cinefestival, da tre anni uno dei più originali e simpatici.