Che non sarebbe passata sotto silenzio era evidente fin dall’inizio. Ma forse in pochi avevano previsto una reazione così forte da parte della comunità LGBT italiana. Stiamo parlando della vicenda che ha visto protagonista il sindaco di Treviso Giancarlo Gentilini. Lo ricorderete tutti il giorno in cui il primo cittadini leghista aveva invocato la “pulizia etnica per i culattoni”. Le polemiche, naturalmente, non si sono fatte attendere. Ma quello che forse Gentilini non aveva messo in conto è la reazione della gente comune, delle lesbiche e dei gay italiani stanchi di essere oggetto di insulti e di attacchi omofobi, verbali e non.
Così sono nate da più parti le iniziative di singoli e associazioni che hanno scelto di querelare Gentilini. L’invito è quello ad essere protagonisti dei propri diritti.
Anche lo staff di Gay.it ha voluto aderire alla campagna lanciata, tra gli altri dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ed è per questo che domani, venerdì 7, si recherà al completo a sporgere formale querela contro il sindaco di Treviso per le agghiacciati dichiarazioni fatte un mese fa esatto. “Ci è sembrato naturale farlo – dichiara Alessio De Giorgi, amministratore delegato di Gay.it -. E’ ora che certi atteggiamenti non passino più inosservati e perché accada ognuno deve fare la sua parte. L’ideale sarebbe che non fosse un’iniziativa legata esclusivamente a questo episodio, ma che ogni volta che si verificano fatti del genere tutti reagissimo così.”.
La querela può essere presentata entro 90 giorni dal cosiddetto ‘fatto lesivo’, quindi c’è tempo fino al 7 novembre prossimo per farlo. Il modello di querela può essere scaricato dal sito del Circolo Mario Mieli. L’auspicio è che le querele piovano sul tavolo di Gentilini a migliaia. Domani su Gay.it tutte le immagini dello staff durante la presentazione delle querele.
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