Il principale partito di opposizione del Giappone ha finalmente presentato un disegno di legge per chiedere l’approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Nella giornata di ieri Chinami Nishimura, 56enne segretaria generala del Partito Costituzionale Democratico del Giappone, principale partito di opposizione in parlamento, ha ufficialmente chiesto una revisione del codice civile.
Ad oggi il Giappone è l’unico Paese del G7 a non riconoscere il matrimonio egualitario. Nel mese di maggio sarà proprio il Giappone ad ospitare il prossimo G7. La mossa del Partito Costituzionale Democratico del Giappone è duplice, perché con il G7 alle porte la pressione sul governo sarà ancora maggiore. All’interno della Costituzione giapponese si legge che “il matrimonio deve avvenire solo con il mutuo consenso di entrambi i sessi”.
Attualmente, le coppie LGBTQ giapponesi possono godere delle unioni civili solo in determinate regioni, senza però consentire ai partner di poter ereditare o adottare bambini. Lo scorso novembre un tribunale di Tokyo ha definito legale il divieto al matrimonio egualitario, rimarcando però come l’assenza di protezioni legali per le famiglie LGBTQ vìoli i loro diritti umani. Sondaggi alla mano, la stragrande maggioranza dei giapponesi (7 su 10) è favorevole alle nozze per persone dello stesso sesso.
Il primo ministro Fumio Kishida è stato recentemente criticato perché a suo dire il mancato riconoscimento del matrimonio egualitario “non è una discriminazione ingiusta da parte dello Stato“. La principale leader dell’opposizione, Nishimura, ha così replicato: “Penso che sia una discriminazione se il matrimonio è riconosciuto legalmente per le coppie eterosessuali ma non per le coppie dello stesso sesso”.
Secondo Kishida il matrimonio gay “cambierebbe la società”, ed è per questo motivo che i legislatori dovrebbero stare “estremamente attenti nel considerare la questione“.
Più di una dozzina di coppie giapponesi hanno intentato causa nei tribunali distrettuali di tutto il Paese, chiedendo l’incostituzionalità del divieto di matrimonio. Al fianco della comunità LGBTQI+ si è schierata anche la popstar giapponese-britannica Rina Sawayama, che ha ufficialmente chiesto la legalizzazione del matrimonio egualitario durante un suo live al Summer Sonic Festiva, definendo il divieto “qualcosa di veramente imbarazzante“.
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