Un tribunale di Tokyo ha confermato il divieto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, negandone l’incostituzionalità, rimarcando comunque la mancanza di protezione legale per le coppie LGBTQ+, che vìola i loro diritti umani. La sentenza è arrivata il 30 novembre. Il Giappone è attualmente l’unica nazione del G7 che non riconosce il matrimonio egualitario.
L’avvocato Nobuhito Sawasaki, coinvolto nel caso, ha definito la sentenza “una cosa comunque positiva“.
“Mentre il matrimonio rimane tra un uomo e una donna, e la sentenza lo ha sostenuto, ha anche affermato che l’attuale situazione senza protezioni legali per le famiglie dello stesso sesso non è una cosa buona, e ha suggerito che bisogna fare qualcosa al riguardo”.
Pur archiviando il caso, il giudice ha osservato che bloccare le coppie dello stesso sesso dal percorso matrimoniale è irrazionale. Attualmente, alle coppie omosessuali giapponesi è consentito unirsi civilmente, ma il matrimonio è e rimarrà, a livello costituzionale, tra un uomo e una donna.
I querelanti, tra cui quattro coppie dello stesso sesso, hanno chiesto un risarcimento di 1 milione di yen (£ 6.000), respinto dal tribunale di Tokyo. Nonostante la sentenza, il gruppo si è detto soddisfatto.
“Ci sono parti di questa sentenza che sono deludenti, ma altre che mi danno speranza”, ha detto uno dei querelanti al The Guardian.
Nel 2021 un tribunale di Sapporo aveva dichiarato incostituzionale il divieto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel giugno del 2022, un tribunale di Osaka aveva stabilito che fosse vero il contrario. Adesso un’altra sentenza ancora da un altro tribunale.
L’avvocato del querelante Akiyoshi Miwa ha promesso che faranno appello il prima possibile, aggiungendo che è diritto delle coppie dello stesso sesso “avere accesso alle stesse cose delle coppie eterosessuali”.
Gon Matsunaka, regista e attivista di Marriage for All Japan, ha definito la sentenza “difficile da accettare”. “Sia le coppie eterosessuali che quelle omosessuali dovrebbero poter beneficiare in egual modo del sistema matrimoniale, poiché tutti sono uguali davanti alla legge”.
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