Questa mattina, 4 Luglio 2023, si è votato in Consiglio regionale Lombardia a supporto di una mozione, su iniziativa dei consiglieri di Fratelli d’Italia, con l’obiettivo di eliminare l’entrata in vigore dei regolamenti per la Carriera Alias.
Una retromarcia rispetto alle 29 scuole italiane secondarie di secondo grado che hanno votato ed accolto le Carriere Alias all’interno del proprio istituto, che rischia di impedire allə studentə transgender di vivere con il proprio nome d’elezione tra le mura scolastiche e universitarie.
La mozione è stata successivamente ritirata e rinviata al consiglio di Settembre, e come scrive la consigliera comunale di Milano, Monica J. Romano, può essere sempre ripresentata in un secondo momento.
Propio per questo stamattina, alle 9:30, studentə, attivistə, genitori si sono riunitə davanti il Pirellone, sede del Consiglio regionale, per ribadire che i diritti non sono capricci e rispondondendo a gran voce contro quella transfobia istituzionale che ogni giorno serpeggia al nostro governo.
Presidio organizzato da CIG Arcigay Milano Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere e Agedo Milano, oltre all’intervento diretto degli istituti scolastici, come la raccolta firme tenuta da studenti e rappresentanti d’istituto del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Milano.
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“Il tentativo di interferenza politica della mozione sulle libere scelte degli istituti e degli atenei fa parte di un modus operandi che Regione Lombardia adotta sistematicamente quando si trattano tematiche di identità di genere, sulle quali risulta anche preoccupantemente poco informata” scrive il comunicato ufficiale, sottolineando che non c’è nessun “contagio sociale” come reclamano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, ma solo “una maggiore informazione e consapevolezza da parte delle comunità scolastiche e universitarie”.
Come ribadisce Monica J. Romano, parliamo non solo di uno strumento amministrativo fondamentale per consentire il diritto allo studio delle giovani persone transgender, ma anche per scongiurare rischi come l’abbandono scolastico, bullismo o suicidio, spesso più elevato nella comunità: “Un’università o una scuola che riconoscono l’identità della giovane persona transgender di fatto legittimandola la stanno anche proteggendo” sottolinea la consigliera.
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“Quando si legge una mozione dove le cose dette sono talmente assurde, l’unica cosa che mi viene da pensare è che non hanno mai parlato con una persona transgender in vita loro “interviene durante il presidio Annamaria Fisichella, tra le mamme e attiviste di Agedo Milano “Tutto quello che fanno è solo ideologia pura per i loro scopi, e mettono a repentaglio la vita di ragazzə che non fanno male a nessuno, e vogliono solo studiare e stare bene nella loro vera identità“.
La manifestazione ha visto tra lə partecipanti anche Antonia Monopoli, attivista e responsabile Sportello Trans di Ala Milano, la deputata Valentina Barzotti, e la consigliera M5S Lombardia, Paola Pizzighini, che definito la mozione una mossa vergognosa contro l’unico strumento di tutela per questə studentə: “Sia il governo della Meloni che quello di regione Lombardia sono solo capacità di prendersela con i più deboli e fragili come hanno già fatto con i percettori del reddito di cittadinanza e con i precari” scrive Pizzighini “Per questo sarà importantissimo riprendere la battaglia per le carriere alias a Settembre!”.
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