Appena sbarcato in libreria con la sua autobiografia “Stidda. Il coraggio di un sogno“, Giuseppe Giofrè, ex vincitore di Amici esploso negli Usa con collaborazioni firmate Taylor Swift e Jennifer Lopez, si è concesso una lunga intervista a cuore aperta a Silvia Toffanin a Verissimo.
Attuale giudice di Amici di Maria, Giofrè ha ricordato il suo primo e fino ad oggi unico amore. Adam, conosiuto proprio negli Stati Uniti d’America.
“Ho passato momenti molto brutti. Ci siamo lasciati all’inizio della pandemia, nel 2020. Ci sono stato molto male, è stato un qualcosa di indiscrevibile. Poi mi sono dato di nuovo da fare, ho ripreso in mano la mia vita, ho ripreso a ballare, sono riuscito a sopravvivere a quello”, ha confessato Giuseppe, che è poi tornato con Adam per un breve periodo: “Oggi non stiamo insieme, ma è una bella persona e sarà per sempre parte della mia vita perché il primo amore non si scorda mai”. “Ci troviamo spesso a lavorare insieme, non do nulla per scontato“.
Ma ad oggi, per Giofrè, non ci sono mai stati altri amori. “Forse quella cotta estiva che dura una settimana e poi sparisce. Lui è stato l’unico grande amore, fino ad oggi“.
Giofrè ha poi affrontato il tema del bullismo, da lui vissuto in prima persona. Nato e cresciuto a Gioia Tauro, Giuseppe ha dovuto spportare non pochi insulti perché ballerino.
“Ricordo benissimo, tornavo a casa. Erano episodi brutti, ma mi hanno dato la forza per continuare. Ripensarci è come riviverlo. C’erano diverse persone che mi aspettavano dopo scuola, ma non per divertirci insieme. I miei genitori non sapevano delle botte, non volevo dare ulteriori problemi, sono sempre stata una persona riservata“. “Leggendo questo libro forse mamma e papà capiranno che c’erano altre cose che non dicevo. Non era solo la voglia di ballare. Quello era il modo per nascondermi da loro, chiudermi in un’aula di danza, lasciarmi tutto alle spalle. Lo hanno scoperto solo ora, un anno fa. Non volevo dargli ulteriori problemi, erano così concentrati a farmi vivere il mio sogno, ovvero ballare. Papà muratore riusciva a pagarmi le lezioni di danza. Per gli altri dovevo fare calcio, io avevo solo voglia di ballare e così ho fatto. Nonostante tutte le cadute, alla fine sono contento di come ne sono uscito. Mi ha dato una motivazione in più per continuare a sognare in grande. Ricordo benissimo quel giovanissimo Giuseppe, anche perché è rimasto ancora uguale. Da piccolo sognavo Amici e lo sogno ancora adesso”.
Fino ad oggi, con l’autobiografia in cui Giuseppe si è raccontato senza filtri, con Orgoglio.
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