L’ heavy rubber è il fetish per chi ama vestirtisi con gli indumenti di gomma industriale usati solitamente nei lavori manuali tipicamente maschili e molto duri; la passione per questa tipologia di abbigliamento può essere considerata come il figlio minore del latex, decisamente più conosciuto, con una consistenza aderente e sinuosa e un’estetica leggera e meno ingombrante.
Abbiamo incontrato Kevin aka Heavy Rubber, ex pompiere, barba bianca candida, occhi limpidi e fervido collezionista di indumenti di gomma pesante; ci parla del suo immaginario e di quanto per lui siano sexy i pompieri, i sommozzatori e pescatori che trasudano mascolinità dai loro scafandri di gomma.
Chi è Heavy Rubber?
Vivo a Chicago, a un miglio dal mio “posto felice”, il lago Michigan.
Amo viaggiare e non vedo l’ora di tornare in Europa! Oltre a Berlino, la mia città preferita è Roma. Amo anche Firenze e Venezia e vorrei qualcuno che mi porti in Costiera Amalfitana. Sono orgoglioso di essere un ex vigile del fuoco e della possibilità di indossare la divisa per la mia professione. Faccio ancora del mio meglio per usare l’attrezzatura di gomma pesante tutti i giorni! Sono single e cerco un marito amante dell’ heavy rubber…
Puoi spiegare ai lettori di Gay.it cos’è il fetish per l’heavy rubber?
E’ la passione per la gomma pesante, la gomma possiamo associarla alla mascolinità, ai vigili del fuoco, agli addetti delle fognature, ai commercial divers (subacquei professionisti), agli operai edili, pescatori, elettricisti e Hazmat crews (squadre che trattano materiali pericolosi). Parlo di gomma industriale. Vera gomma. Gomma pesante.
Come ha avuto inizio la tua passione per l’heavy rubber?
La mia attrazione per la gomma è innata, direi un’elemento per me naturale. Ma è più di una semplice attrazione: è una parte di me. Da che ho memoria e anche prima: i miei genitori mi hanno detto che li ho implorati perché mi comprassero gli stivali da pompiere quando avevo tre anni.
Sono stato un pompiere per diversi anni e ho avuto modo di indossare l’attrezzatura di quel genere ed essere pagato per questo!
Sicuramente, prima di scoprire la rivista “Drummer” nel 1981, non ero in grado di trovare immagini dei ragazzi maschili che bramavo. Sentivo davvero di essere l’unica persona al mondo con questa ossessione della gomma pesante. Anche se non c’erano “tipi di gomma” nelle fanzine “Drummer”, trovavo abbastanza calde le immagini dei modelli in pelle. Questo sembrava soddisfarmi fino a quando non ho trovato gli annunci personali in “Drummer“.
Annunci per ragazzi in tutti gli Stati Uniti e in Canada con interesse per “chestwaders”, “mute da sub”, “raingear”, “stivali di gomma”. Questi annunci personali mi hanno aperto il mondo! Oggi ho ancora amici che ho incontrato grazie a quegli annunci di quasi 30 anni fa. E ho anche un po’ di quell’attrezzatura che ho raccolto da allora.
Attraverso un ragazzo nelle pubblicità del giornale, ho scoperto una rivista europea, “Toy”. Uno dei primi numeri su cui ho messo le mani riguardava un ragazzo barbuto con una muta stagna Dräger. Altri numeri del giornale raffiguravano ragazzi con stivali di gomma sporchi, maschere antigas e guanti o mute stagne o tute ignifughe che sguazzavano in serbatoi d’acqua o pozzi di fango. Non potevo credere ai miei occhi.
Scovai anche gruppi, a cui poi mi iscrissi, come Men in Boots e New World Rubbermen, ricevevo newsletter con storie, foto di altri membri in waders e attrezzatura pesante. Alla fine degli anni ’90 è stata pubblicata una rivista patinata a colori, “Rubber Rebel”, che mostrava ragazzi di quel genere, dal lattice alla gomma industriale, ma sfortunatamente è durata solo pochi anni.
Quando andavo nei bar fetish negli anni ’80 e ’90 – a Chicago: Touché, AA Meat Market, Deek’s; a New York: The Spike, LURE; e a San Francisco: Loading Dock, SF Eagle – indossavo costantemente la mia attrezzatura antincendio… alti stivali di gomma tirati su o pantaloni da pompiere di gomma con stivali corti e il mio cappotto antincendio gommato, con una maschera antigas e pesanti guanti da elettricista appesi alla cintura. Volevo indossare impermeabili e stivali di gomma e persino la mia muta stagna Dräger, quella volevo indossarla sempre (tranne per bere birra, una cannuccia infilata nella maschera aperta non era un gran bella cosa da vedere).
Quanto pensi che sia popolare questo tipo di fetish nel mondo?
Pensavo di essere l’unica persona al mondo, ma vedendo interesse e follower su Instagram sono veramente incoraggiato dal fatto che ci siano così tante persone che si eccitano con i waders, impermeabili e le mute da immersione! Tutto ciò che piace a me.
Che differenza c’è tra l’uso del latex e della gomma pesante?
Possiedo jocks in lattice, canottiere, una tuta da surf, cappucci e tute. Lo trovo molto sexy sui ragazzi e amo la tenuta del latex contro il mio corpo. Amo decisamente questa gomma più leggera… per la stratificazione. L’ho sempre associato al clubbing, in una moltitudine di colori. Ma datemi piuttosto un ragazzo con la tuta da lavoro di gomma pesante, stivali di gomma, elmetto, guanti lunghi con un sigaro che soffia fumo nella mia maschera antigas ogni giorno!
Qual è la connessione tra l’aspetto sessuale e l’essere vestiti di gomma pesante?
Sono estremamente eccitato nel vestirmi in gomma pesante e stare con un altro uomo che ha un abbigliamento simile! Ma mi piace indossarlo anche in pubblico, mi fa sentire bene e sento di essere veramente me stesso.
Quali sono i tuoi capi in gomma pesante preferiti e i brand che ami maggiormente?
Chest Waders, Drysuits, Raingear.
Compro su ebay tutto ciò che è attrezzatura usata, ma ecco i marchi che mi piacciono, per chi fosse interessato a questo tipo di fetish:
CHESTWADERS: Northerner, PROS, Hodgman, Century, Westgate Safetymasters
WADERS: LaCrosse, Bullseye, Servus, Century, Ranger
WELLIES: XtraTuf, LaCrosse Burlys
RAINGEAR: Black Diamond, Helly Hansen, Aalesund, PROS
DRYSUITS: Loitokari, Viking (Gates / Hunter)
GLOVES: Salisbury, Marigold
Raccontaci com’è uscire vestito con la gomma pesante in pubblico?
Il mio modo di indossare la gomma in pubblico non significa scioccare gli altri o attirare l’attenzione. Non si tratta di prendere in giro o cercare di fare una dichiarazione. Riguarda me: sentirmi a mio agio nella mia pelle (e la mia seconda o terza pelle a seconda di quanti strati indosso).
Vedendo le mie foto in uno Starbucks, Target o sul lungolago di Chicago, i ragazzi che mi hanno scritto hanno detto che ho dato loro l’ispirazione. Questa è stata una vera sorpresa per me.
Indosso la mia attrezzatura e scendo in strada. L’odore eccitante e familiare dei vestiti e il mio sudore si alzano e mi fanno sorridere. Gli stivali pesanti battono sul marciapiede. Mi sento sicuro, eccitato. La spessa sensazione degli strati di gomma, che cigolano mentre mi avvicino al bancone del caffè. Quando il barista mi riconosce, a volte è per un semplice “Buongiorno!”, a volte con un “Grande piatto bianco con zucchero grezzo?” Ecco, questo è il mio posto felice.
https://www.instagram.com/imheavyrubber/
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