Nei giorni scorsi, in vista delle imminenti elezioni che dovrebbero rinnovare il governo spagnolo, i vescovi iberici avevano fatto appello agli elettori perché non votassero di nuovo Zapatero. Tra i dieci motivi per non farlo, oltre ai tentativi di trattare con l’Eta e la legge sulla memoria che elimina ogni residuo del triste periodo franchista della Spagna, i vertici della chiesa locale indicano anche la legge che permette il matrimonio tra persone dello stesso sesso definita, insieme agli altri provvedimenti del governo "leggi gravemente ingiusta". In una lettera, i vescovi avevano difeso la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio. Insomma, la storia la conosciamo bene e non è diversa da quella che ci sentiamo recitare quotidianamente in Italia.
Ma il governo e il PSOE, il partito di Zapatero, non sono certo rimasti in silenzio davanti a quest’appello, e ha fatto arrivare direttamente in Vaticano un messaggio di ‘malessere’. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos che ha detto di avere parlato con il suo ambasciatore presso la Santa Sede, Francisco Vazquez Vazquez, il quale ha girato al segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, la nota del governo di Madrid per questa nuova ingerenza dei vescovi spagnoli.
"Voglio esprimere la mia opinione come cattolico e non soltanto come militante socialista. E desidero esprimere la mia indignazione e la mia perplessità perchè non credo che un cattolico del XXI secolo possa capire – ha dichiarato Moratinos -.Siamo di fronte a una gerarchia integralista, fondamentalista e neoconservatrice, che in alcun modo può rappresentare i sentimenti della maggioranza dei cattolici spagnoli".
Le elezioni in Spagna sono previste per il 9 marzo prossimo.