Il Bangladesh riconoscerà ufficialmente gli “hijra” come un genere a sé stante. Il primo ministro Shiekh Hasina ha annunciato il riconoscimento del terzo sesso durante una riunione del governo che si è svolta ieri.
La nuova legge permetterà di identificarsi come hijra in tutti i documenti ufficiali, comprese carte di identità e passaporti.
Il tentativo del governo bengalese è quella di combattere la discriminazione nei confronti di queste persone sia nella scuola, che nella sanità e nel diritto alla casa. “Ci sono almeno 10.000 hijra in Bangladesh – ha dichiarato un membro del governo -. A loro vengono negati diritti in vari settori compresa l’educazione, la sanità e la casa, perché vengono considerati un gruppo marginale”.
Il termine “hijra sarà utilizzato sia nei documenti in lingua bengalese che in quelli in inglese perché “qualsiasi traduzione in inglese sarebbe fuorviante”.
La maggior parte degli hijra hanno un corpo biologicamente maschile, ma un’identità femminile. Alcuni si sono anche sottoposti ad interventi chirurgici per potersi avvicinare anche fisicamente ad una donna. Ma non si considerano donne, come invece accade con una trans MtoF.
La notizia è stata accolta positivamente dagli attivisti locali. Omar Kuddus, che fa parte di un’associazione lgbt, ha dichiarato che “in questo modo il governo potrebbe porre fine all’identificazione di queste persone come oggetto di persecuzione e discriminazione”.
Come ricorda GayStarNews, l’omosessualità, invece, rimane un reato punibile con il carcere fino a 10 anni.