La maggior parte dei grillini è sconosciuto ai più a causa del loro essere restii a partecipare ai talk show o di rilasciare interviste. Non è il caso di Francesco Perra che con un solo passaggio televisivo si è fatto ricordare a causa del giudizio tranchant (e ignorante, diciamolo) sull’omosessualità. Ospite di Videolina in qualità di candidato al Senato per il Movimento 5 Stelle, Perra, attivista NoTav e NoGas, era intervenuto sui matrimoni gay. Un’istituzione – a suo dire – «che ha sempre riguardato l’uomo e la donna. Come fai a istituirlo per persone dello stesso sesso? Allora, siamo nel terzo millennio, cambiamo anche il concetto del matrimonio, ma allora a quel punto possiamo sposarci in tre, potremmo anche sposarci con il nostro animale, perché ci sono persone che hanno un rapporto affettivo con il proprio animale».
Per quel paragone a dir poco azzardato tra nozze gay, poligamia e zoofilia Perra è scomparso dalla televisione tanto velocemente quanto veloce fu la sua comparsa. Ci ha pensato Maurizio Crozza a riportarlo all’attenzione del grande pubblico durante una puntata di “Crozza nel Paese delle meraviglie”, in onda ogni venerdì su La7, nella quale il comico ironizzava sull’ignoranza del candidato (che per fortuna non è stato eletto).
Anziché scusarsi col mondo gay, però, Perra ha pensato bene di querelare Crozza per averlo “deriso” in prima serata. Il suo paragone con gli animali, come ha spiegato in una successiva intervista “riparatrice” a Videolina, voleva essere affettuoso e non un’offesa. Se così fosse, saremmo davvero tutti un po’ ottusi ad aver frainteso il suo pensiero. Compreso quel burlone di Crozza.