77enne presidente della Repubblica Ceca, il primo eletto con il suffragio universale diretto, Miloš Zeman ha nuovamente tuonato contro il matrimonio egualitario. Martedì 7 giugno una proposta di nozze per le coppie dello stesso sesso è stata presentata alla Camera bassa del Parlamento ceco, e se una data per discuterla non è stata ancora svelata, Zeman ha subito attaccato a testa bassa, ribadendo la sua contrarietà.
“Vorrei annunciare che se dovessi ricevere una legge del genere da firmare, porrò il veto“, ha incredibilmente minacciato il presidente della Repubblica, che ha ricordato come il Paese abbia già una legge sulle unioni civili dal 2006. “La famiglia è un’unione tra un uomo e una donna, punto“, ha concluso Zeman, ex primo ministro della Repubblica Ceca dal 1998 al 2002 e in passato già resosi protagonista di omotransfobia a buon mercato. Lo scorso giugno, l’attuale presidente ha affermato di trovare “disgustose” le persone trans, definendo così coloro che si sottopongono a trattamenti di affermazione del genere: “stanno fondamentalmente commettendo un crimine di autolesionismo. Ogni intervento chirurgico è un rischio, queste persone transgender sono per me disgustose“.
Zeman ha inoltre difeso il premier ungherese Viktor Orbán, che a suo dire non sarebbe “contro gli omosessuali”, ma solo “contro la manipolazione” di genitori e figli nell’“educazione sessuale”. “Non vedo alcun motivo per non essere d’accordo con lui perché sono completamente infastidito dalle suffragette, dal movimento Me Too e dal Pride di Praga“, ha precisato Zeman.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è illegale nella Repubblica Ceca perché il matrimonio è definito come un’unione tra un uomo e una donna secondo il codice civile, che andrebbe quindi modificato. Il Parlamento ceco ha iniziato a discutere di una legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso nel 2018. Ora parrebbe essere tornata d’attualità.
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