Dal primo febbraio è iniziata la “settimana dei test HIV” in UK e ci sono nuovi dati riguardanti l’epidemia. La Terrence Higgins Trust ha infatti eseguito un sondaggio, evidenziando che il 58% delle persone LGB ha fatto almeno un test per verificare la presenza del virus dell’HIV. Tra le persone etero, invece, la percentuale è sotto il 20, precisamente al 16%.
Ma gli etero, dati alla mano, rappresentano il 40% dei nuovi casi (dati relativi al 2019, con precisamente il 38%). Andando nel dettaglio, inoltre, le persone eterosessuali fanno il test solamente a seguito del peggioramento della loro salute. Questo riguarda il 52% dei casi.
La situazione è peggiorata nei primi mesi del 2020, con l’arrivo del Covid 19. Da aprile, infatti, i test HIV sono diminuiti per via del lockdown con la conseguente diminuzione di incontri e gli ospedali presi d’assalto.
I test HIV non sono solo per la comunità LGBT
Se all’inizio il problema dell’HIV e dell’AIDS era sconosciuto ma soprattutto nascosto, oggi l’informazione è migliorata, e sembra essere superfluo affermare che non è “il cancro dei gay“ o che non si tratta una malattia che colpisce solamente i membri della comunità LGBT.
Dietro c’è sempre lo stigma dell’HIV. Forse anche per questo le persone eterosessuali si rifiutano di farlo, tanto che solamente il 16% del campione è a conoscenza che il test HIV si può eseguire direttamente a casa, chiedendo un kit via posta. Il risultato sarà disponibile nel giro di pochi giorni.
A confermare l’importanza di fare il test HIV è anche Ian Green, amministratore delegato di Terrence Higgins Trust.
Nonostante tutti i progressi compiuti nella lotta contro l’HIV, c’è ancora un numero incredibilmente alto di persone là fuori che non hanno mai testato il virus. Se dobbiamo trovare tutti coloro che convivono con l’HIV non diagnosticato in questo paese, è necessario che ciò cambi e rapidamente.
Ci sono ancora troppe persone che convivono con il virus senza saperlo, per paura o per indifferenza nei confronti nel test HIV. Ma con questa reticenza, ci si accorgerà di essere sieropositivi solamente quando la condizioni di salute peggioreranno. Nel frattempo, ignorando il virus, potrebbe contagiare altre persone, contribuendo alla sua diffusione.
Alla base di tutto, c’è sempre la solita proposta: maggiore informazione, maggior controllo e accesso al test HIV, indifferentemente da sesso, età, orientamento sessuale ed etnia.
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