Arriverà il 17 agosto nei cinema d’Italia Passeges di Ira Sachs, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival e al Festival di Berlino. Diretto dal 57enne Sachs, gay dichiarato nonché regista del bellissimo e sottostimato I toni dell’amore – Love is Strange, Passeges è interpretato da Ben Whishaw, Franz Rogowski e la vincitrice della Palma d’Oro Adèle Exarchopoulos.
Ambientato nella Parigi contemporanea, il film descrive una continua lotta di desiderio tra tre persone, dove la felicità è appena fuori portata. Un dramma intimo che esplora le complessità, le contraddizioni e le crudeltà dell’amore e del desiderio. Protagonista è Tomas (Franz Rogowski), regista che inizia in maniera impulsiva un’intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe (Adèle Exarchopoulos). Per Tomas, la novità di stare con una donna è un’esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin (Ben Whishaw). Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, il lunatico Tomas torna a rivolgere le sue attenzioni verso il marito.
Ebbene esattamente come avvenuto con Red, White & Royal Blue, anche Passeges, che presenta un protagonista bisessuale maschile, è andato incontro ad una classificazione NC-17, che impedirebbe ai minori di 18 anni di vedere il film al cinema. Intercettato da CBC News, Sachs ha parlato di vero e proprio divieto omofobo.
“La censura delle immagini queer esiste dall’alto verso il basso. Non riguarda solo la MPA [Motion Picture Association], ma anche come i film vengono finanziati, quali film vengono supportati dai festival, quali film vengono acquistati, quali film vengono proiettati. Sono grato di essere stato in grado di realizzare un film al di fuori di questi limiti”.
MUBI, distributore di Passages, ha infatti rifiutato il rating NC-17 dell’MPA, facendolo uscire sulla propria piattaforma senza rating. Anche Matthew Lopez, regista del delizioso Red, White & Royal Blue, si è detto molto infastidito dal R-Rated ricevuto, anche perché nel suo film non ci sono nudità frontali maschili, bensì un’unica, particolarmente casta scena di sesso tra due uomini.
“Mi chiedevo: e se ci fosse stata una coppia etero, avremmo comunque ottenuto un rating R?”, si è domandato Lopez, che ha fatto intendere una tutt’altro che velata discriminazione omofoba. D’altronde uno studio del 2020 ha rilevato come il sistema di classificazione dell’MPA emargini le storie LGBTQ, limitando fortemente l’accesso degli adolescenti queer a “contenuti cinematografici potenzialmente utili“.
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