Jake Jacob: da mormone a gay dichiarato in slip per mostrare chi sia veramente

Per troppi anni Jake Jacob ha dovuto reprimere la sua omosessualità.

jake jacob
Jake Jacob ha abbondato la chiesa mormona per mostrare se stesso.
3 min. di lettura

Dodici anni. Tanto il tempo passato da quando Jake Jacob ha deciso di non vestire più gli “indumenti del tempio”, come viene chiamata la biancheria intima dai mormoni. Jake è un medico gay, che da 12 anni appunto ha lasciato la Chiesa mormona per le sue posizioni anti-LGBT. Non poteva vivere liberamente se stesso in quella comunità.

Nei giorni scorsi, Jake Jacob ha voluto parlare del suo allontanamento, e lo ha fatto con un post dal suo profilo Instagram. Oltre a un emozionante messaggio, ha condito il post con una sua foto, con indosso solamente i.. “suoi indumenti del tempio“.

jake jacob
Jake Jacob nella sua ultima foto social.

Jake Jacob in slip e maglietta per mostrarsi per quello che è

In maglietta aderente e slip che sottolineano ogni muscolo del suo corpo, in perfetta sintonia con la cultura dei mormoni, Jake Jacob ha scritto:

Sono passati 12 anni da quando ho deciso di smettere di indossarli, non aveva senso dato che stavo facendo sesso con uomini, considerato un peccato mortale dagli insegnamenti della chiesa mormone. 

La decisione consapevole di togliermi i vestiti mi ha cambiato la vita fisicamente, emotivamente e spiritualmente. Era il mio ultimo ricordo fisico, nel bene e nel male, dei miei legami con la religione dell’infanzia. È stato liberatorio per il mio corpo rimuovere finalmente gli abiti oppressivi che insistevano sul fatto che rimanessi sempre coperto invece di celebrare il corpo che Dio mi ha dato. È stato anche liberatorio eliminare il costante promemoria del senso di colpa e del trauma infantile, come spargere una vergogna inutile che mi sono portato dietro per anni su chi sono e il mio orientamento dato da Dio che non posso e non devo cambiare.

Ma non si tratta solo di un insegnamento sbagliato. L’omofobia della famiglia ha costretto Jake a subire una delle torture peggiori: la terapia di conversione.

È stato un passo necessario per superare anni di terapia di conversione, che mi ha insegnato quanto fossi distrutto e che in qualche modo Dio avrebbe dovuto aggiustarmi se fossi stato abbastanza retto, un obiettivo impossibile e in continuo movimento. Ho liberato il disprezzo per me stesso e il disprezzo radicato in me stesso con una vita in cui mi è stato detto che ero l’equivalente di un pedofilo e un assassino semplicemente per il fatto che volevo lo stesso amore che le persone eterosessuali godevano così naturalmente nella cultura di quel tempo.

E la libertà, dopo aver abbandonato i costumi (e la cultura) della Chiesa mormona.

Scivolando tra le mie lenzuola senza vestiti la prima notte ho sentito una libertà che non avevo mai provato prima. Potevo scegliere come presentare il mio corpo al mondo, non un’organizzazione religiosa corporativa. Ho iniziato un viaggio per amare il mio corpo, abbracciare i miei difetti, guardarmi allo specchio e scegliere di apprezzare ciò che vedo senza colpa o “umiltà” forzata, che ora so essere la ricerca di una perfezione costante impossibile del corpo e della mente. Ho iniziato ad amarmi per quello che sono, indipendente dall’approvazione o dall’accettazione di un potere superiore da parte dei miei pari.

La ritrovata libertà di Jacob è una benedizione per tutti. A seguire alcune delle sue foto social. Per tutte le altre, visitate il suo profilo Instagram.

jake jacob sui social

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normanno2000 26.12.20 - 1:16

Troppo pompato.... sembra un bambolo di plastica

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