25enne modello, designer, ma soprattutto attivista LGBTQI+, Edwin Chiloba è stato trovato morto all’interno di una cassa sul ciglio di una strada a 40 km dalla città di Eldoret, nella Rift Valley in Kenya, a circa 300 km dalla capitale Nairobi. In Kenya, va ricordato, il sesso gay è illegale ed è punibile fino a 21 anni di carcere. Gli agenti di polizia che hanno aperto la cassa hanno trovato il corpo di Edwin in decomposizione, vestito da donna. Già in passato Chiloba era stato aggredito, in quanto omosessuale.
“Abbiamo un sospetto in custodia, stiamo indagando sul suo ruolo in questo omicidio“, ha dichiarato Peter Kimulwo, capo delle indagini presso l’Ufficio della direzione delle indagini criminali a Eldoret. “Lo consideriamo il principale sospettato perché ci sono indizi che puntano a lui, ma è ancora tutto sotto inchiesta“.
Il sospettato sarebbe un “amico intimo” della vittima, ovvero il 24enne fotografo di Nairobi Jackton Odhiambo. Chiloba sarebbe stato “strangolato”, fino a quando “gli occhi non gli sono usciti dalle orbite”, dopo essere stato “torturato”. Inizialmente grandi amici, Jackton ed Edwin avrebbero poi vissuto una storia d’amore, finita per volontà di quest’ultimo. Odhiambo avrebbe ucciso Chiloba insieme a due complici, per vendetta, per gelosia, perché non sopportava l’idea di un rifiuto e di un tradimento. Ma Jackton non avrebbe ancora confessato l’omicidio, nè confermato la teoria degli inquirenti, che non hanno ancora del tutto cancellato l’ipotesi omofoba.
Un rappresentante del Galck+ di Nairobi ha twittato: “Le parole non possono nemmeno spiegare come ci sentiamo come comunità in questo momento. Edwin Chiloba era un combattente, lottava senza sosta per cambiare i cuori e le menti della società quando si trattava di vite lgbtq+. Un’altra anima persa a causa dell’odio. Ci mancherai. RIP.”
Parlando alla BBC, Chris Makena, amico di Chiloba, ha ricordato come Edwin diffondesse “amore ovunque andasse, era audace riguardo alla sua esistenza di uomo queer e incoraggiava molti altri a fare lo stesso“. Un rappresentante del Delight Technical College ha scritto: “L’eccellenza nel suo lavoro e le sue capacità erano insostituibili e saranno sempre apprezzate. Mancherà molto all’industria tessile e della moda. Le nostre più sentite condoglianze ai suoi cari”.
Un tweet anonimo sull’account Twitter di Chiloba recita: “Chiediamo al @DCI_Kenya di muoversi rapidamente e arrestare gli autori di questo crimine atroce. Edwin Chiloba era un essere umano. Non rappresentava alcun pericolo per la società. La sua morte non sarà vana. La società LGBTQ piange”.
Amnesty International ha chiesto “rapide indagini” sull’omicidio di Chiloba. “Nessuna vita umana vale meno di un’altra“, ha twittato Amnesty International. “Ogni individuo ha diritto alla dignità, al rispetto e alla tutela ai sensi dell’articolo 26 della Costituzione”.
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