Dopo un grande passo in avanti per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia, arrivano i primi ostacoli. Ovviamente, da parte dei rappresentanti della Lega in Commissione Giustizia alla Camera. Il deputato del Partito Democratico e relatore della legge Alessandro Zan, solo pochi giorni fa, aveva annunciato un incontro di maggioranza in cui si era trovato un accordo per il testo base su cui iniziare i lavori. Passo successivo a questa fase era l’inizio delle audizioni.
Questa seconda fase inizierà il prossimo martedì 18 febbraio, che prevede le audizioni dei componenti della commissione. E proprio qui è entrata in gioco le Lega, la quale ha presentato ben 59 audizioni. Una chiara strategia utile solamente per fare ostruzionismo, e rimandare il più possibile il voto in commissione, e di conseguenza anche lo stesso alla Camera e al Senato.
In un video Instagram condiviso ieri, l’Onorevole Alessandro Zan (primo firmatario) ha annunciato la calendarizzazioni delle audizioni in commissione:
Mentre però ogni gruppo ha presentato due, tre massimo quattro proposte di audizione, la Lega ne ha presentate 59. […] Proposte che stanno a significare non la volontà di approfondire i contenuti della legge ma evidentemente la volontà di fare ostruzionismo. Però da parte nostra e della maggioranza c’è invece la volontà di andare avanti con rigore e con serietà perché è una legge attesa da tanti anni visto che mentre noi discutiamo qui in commissione, fuori dai palazzi le persone gay, lesbiche e trans sono ogni giorno aggredite per motivazioni che riguardano la loro condizione personale. E dunque è un fatto grave che un paese così detto civile non può continuare a tollerare. Ecco perché noi andremo avanti con determinazione in commissione e poi in aula, speriamo presto, per l’approvazione della legge contro l’omotransfobia.
Un percorso lungo che è già iniziato in salita, insomma. Difatti, se non ci dovrebbero essere problemi per l’approvazione, la criticità sta nella lunghezza dei lavori in commissione, che potrebbero prolungarsi anche per tutto il 2020.
I due aggiornamenti di Instagram in cui il deputato Alessandro Zan informa lo stato dei lavori.
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Esprimere educatamente le proprie opinioni, senza offendere, denigrare o attaccare fisicamente le persone LGBT è un conto, ognuno può farlo e sicuramente potrà continuerà a farlo. Dobbiamo mettere un freno invece alle offese gratuite, alle violenze fisiche e verbali che noi tutti, LGBT, siamo stati sottoposti, chi prima chi dopo, durante la nostra vita. Vorrei poter andare in giro mano nella mano col mio ragazzo, con cui sto insieme da 13 anni, senza avere il timore di ricevere offese, insulti, violenze... e purtroppo in Italia il clima è questo, grazie ai vari fascisti/razzisti che vanno tanto di moda ultimamente (Salvini, Meloni).
Quindi andare in giro col rosario ed imporre il crocifisso negli edifici pubblici significa che alla fine noi gay possiamo essere discriminati e guai a fare una legge che punisca gli omofobi? Questi sedicenti cristiani e sovranisti non ci proteggeranno dagli omofobi islamici, questi ci vanno a braccetto con gli omofobi islamici quando si tratta di trattarci male e discriminarci.