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Lesbica! E la aggrediscono nella Gay Street

L’episodio risale a tre giorni fa. La vittima è una collaboratrice del Coming out, il bar della gay street romana. «Colpito un luogo simbolo», dice Arcigay. E arriva la solidarietà di Alemanno.

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«Tre notti fa, D.S, 20 anni, una collaboratrice del Coming Out, storico bar gay romano e cuore della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano, è stata aggredita nei pressi di piazza San Giovanni mentre tornava a casa dal lavoro intorno alle ore 3:00. La giovane sarebbe stata inseguita subito dopo aver lasciato il lavoro.»

A renderlo noto l’episodio è stato oggi Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma. «La ragazza è stata afferrata alle spalle, insultata ("lesbica di merda") e colpita con un calci, riportando contusioni su varie parti del corpo. Ieri la giovane ha sporto una denuncia contro ignoti alla polizia. »

"E’ l’ennesimo violento attacco alle persone lesbiche e gay – afferma Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma – Un episodio preoccupante perché le modalità sono analoghe a quelle dell’aggressione di Cristian Floris, avvenuta qualche mese fa: la vittima è stata colpita alle spalle e poi insultata. Le esprimiamo tutta la nostra solidarietà».

«Con questo attacco – aggiunge Marrazzo – si è scelto in maniera esplicita di colpire uno dei luoghi simbolo per la comunità lesbica e gay romana e per la nostra città: la Gay Street. Probabilmente le polemiche di questi giorni riguardo alla mancata pedonalizzazione hanno persuaso i violenti ad agire, inviando un messaggio per marcare il territorio e seminare il panico. Adesso più che mai diventa essenziale una presa di posizione da parte del Comune di Roma e del I Municipio, che chiarisca se le persone lesbiche, gay e trans hanno diritto di cittadinanza nella nostra città e in via di San Giovanni in Laterano così da rispondere con fermezza a questi attacchi omofobi e respingere ogni atto intimidatorio».

«A nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale voglio esprimere una ferma condanna contro ogni forma di violenza e discriminazione ai danni della comunità gay e lesbica di Roma.» Così il Sindaco Gianni Alemanno ha voluto esprimere la sua solidarietà alla ragazza. «Alla giovane che ha denunciato un’aggressione a causa della sua omosessualità va la nostra piena solidarietà. Spero che episodi come quello di San Giovanni non si ripetano più, perché non rendono onore a Roma, da sempre simbolo di accoglienza e di pacifica convivenza».

E se due consiglieri comunali del Pd hanno chiesto di «autorizzare la pedonalizzazione della gay street», la replica di Orlando Corsetti, il responsabile della decisione di non concederla, ha affermato: «Non posso non manifestare enorme dispiacere per il tentativo di collegare questa vergognosa azione al diniego di pedonalizzazione di una strada.»

«L’omofobia è una emergenza sociale al pari delle altre forme di violenza. È subdola come coloro che ne negano l’esistenza.» È quanto afferma Anna Paola Concia, deputata PD. «Forse – chiede la Concia – gay, lesbiche e transessuali non hanno diritto alla propria sicurezza, al pari degli altri cittadini? Quante altre aggressioni dovranno aver luogo, perché governo e maggioranza comprendano la gravità del fenomeno?». «Il parlamento insieme allo stalking, deve approvare una legge contro l’omofobia. Il nostro, conclude la parlamentare PD, non è più un paese civile, dobbiamo scrivere e riscrivere regole di civiltà, per educare le nuove generazioni al rispetto di tutte le diversità.»

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