24 ore dopo la Giornata Internazionale contro l’OmoBiTransFobia, una scuola superiore di Verona si è svegliata con un’indecente scritta omotransfobica sul marciapiede. “LGBTQ MORITE DB”, come denunciato sui social da Alessandro Zan.
“Questo è solo l’ennesimo atto di minaccia contro la comunità lgbt+ in una città che negli anni si è trasformata in laboratorio della destra più estrema, i cui esponenti – dichiaratamente fascisti – siedono perfino in Consiglio Comunale, nella maggioranza che sostiene la Giunta, rimasta come al solito in rigoroso silenzio“, ha tuonato il deputato Pd. “Mi auguro che le cittadine e i cittadini di Verona quest’anno sappiano voltare pagina, e dare finalmente un futuro libero e democratico a questa meravigliosa città”.
A Verona, come in tante altre città d’Italia, si voterà il nuovo sindaco il prossimo 12 giugno. Da battare il primo cittadino uscente Federico Sboarina, da un anno passato a Fraelli d’Italia e affiancato per l’occasione anche dalla Lega. Forza Italia sosterrà invece Flavio Tosi, mentre il centrosinistra ha candidato Damiano Tommasi, ex calciatore della Roma e del Verona appoggiato da Pd, 5 Stelle e centristi.
Proprio Tommasi, in tal senso, ha così voluto celebrare la Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia, promettendo un impegno concreto nel caso in cui dovesse essere eletto sindaco.
“Per rendere Verona una città davvero di tutti e di tutte siamo chiamati ad accelerare il processo di conquista dei diritti civili di ogni persona. Ci impegniamo ad iniziare da piccole ma fondamentali azioni concrete. Come l’adesione a Re.a.dy, la Rete nazionale delle Regioni e degli enti locali per prevenire e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, a cui altre città come Trento, Padova e Mantova hanno già aderito. Dobbiamo mettere al centro la persona, la sua dignità, la sua libertà, i suoi diritti. Una città che non discrimina, che chiama per nome le persone, che include, è una città in cui tutti e tutte possono esprimere appieno i propri diritti e realizzare le proprie aspettative”.
Nel frattempo, rimanendo in ambito scolastico, il Liceo Classico Scipione Maffei di Verona, ovvero il più antico liceo italiano ancora in attività, nato nel 1804 con decreto napoleonico, ha ufficialmente approvato la Carriera Alias, “messaggio positivo ed esempio virtuoso“, ha sottolineato la Rete Studenti Medi Veneto. Carriera Alias che permette agli studenti in percorso di transizione di essere riconosciuti con il proprio nome di elezione. Un piccolo passo “verso una scuola più inclusiva, sicuramente una prima vittoria”.
Una piccola vittoria a dir poco stridente rispetto a quanto accaduto in un’altra scuola della città, dove l’omotransfobia ha ieri preso forma con un’autentica minaccia.
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