51 anni, Lucy Clark arbitra le partite della Women’s National League ed è appena entrata nel Guinness World Records come primo arbitro donna dichiaratamente trans al mondo. Nel 2018 il coming out pubblico. “Se non avessi avuto il calcio, mi chiedo se sarei davvero qui“, ha detto agli organizzatori del premio, dicendosi “onorata” per il record conquistato.
“Quando ero giovane, sapevo cosa stava succedendo nella mia testa e c’erano molte cose che i ragazzi facevano che io non volevo fare. Non volevo giocare con i soldatini, ma potevo giocare a calcio”. Clark ha vissuto momenti difficilissimi, tentando il suicidio.
“Ho provato a suicidarmi, quando ero più giovane”. “Ero solita stare in cima al Balaam House, volevo saltare. Andavo sempre sul lato che si affaccia sullo stadio Sutton United. Mi concentravo e vedevo quel campo da gioco, che probabilmente mi ha fatto scendere prendendo un ascensore, piuttosto che in altro modo”.
Il calcio, come detto, l’ha salvata. “Quando arbitri, ti dimentichi di tutto”. “Il calcio è fantastico per la tua salute mentale e fisica. Il 2017-18 doveva essere il mio ultimo arbitraggio di sempre. Ero in fase di transizione e a quel punto non pensavo che il mondo del calcio mi avrebbe mai accettato”. E invece Lucy ha ripreso ad arbitrare, abbattendo così un record. “Deve esserci un posto per le persone trans nello sport, deve essere fatto in modo equo, ma deve esserci un posto per noi. Soprattutto nel calcio”, ha continuato la 51enne dalle pagine del Mirror.
“Il calcio è per tutti. È lo sport più importante del mondo. Tutti amano il calcio. Nel mio caso il calcio mi ha salvato la vita. Se non avessi avuto il calcio, non sarei qui oggi. Il calcio mi ha permesso di dimenticare ciò che succedeva nella mia testa quando ero adolescente e quando ero giù di morale”.
Dopo il Guinness World Records Lucy Clark ha festeggiato un altro traguardo, essendo entrata nel National Football Museum, a Manchester. Accanto a decine di trofei, divise e scarpini di varie squadre celebri, il museo espone ora anche la maglietta e gli scarpini indossati da Clark il giorno in cui dichiarò pubblicamente il suo essere donna trans.
Clark si augura che le migliaia di visitatori del museo possano vedere la visibilità trans e la “gioia trans” attraverso i suoi oggetti, la sua storia, provando a riflettere su come qualcuno abbia continuato a fare qualcosa che amava senza mai fermarsi “anche se transgender”.
Tim Desmond, amministratore delegato del museo, ha dichiarato: “Il calcio è per tutti e sosteniamo con passione l’inclusione e la diversità. Attraverso il nostro programma Football Creates, il nostro ruolo come museo è quello di condividere storie importanti e stimolanti come quella di Lucy. Grazie alla sua gentile donazione alla Football Heritage Collection, possiamo far conoscere il suo potente viaggio nel calcio”.
Lucy Clark is the first openly transgender football referee.
This is her story 👇 pic.twitter.com/GnhyVFOfda
— Guinness World Records (@GWR) June 30, 2023
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